Momenti di imbarazzo durante la riunione della quinta Municipalità (Vomero-Arenella) per la «mise» di Eugenio Gragnano
di Emiliano Caliendo
Galeotta fu la webcam. A seguito della pandemia, sono ormai decine i casi di consiglieri comunali o di circoscrizione immortalati nel corso di riunioni da remoto in atteggiamenti poco consoni rispetto a quello che una volta si chiamava decoro istituzionale. Diversi gli episodi assurti alle cronache tra il 2020 e il 2021 in piena era Covid-19: dal consiglio comunale di Oristano in cui un revisore dei conti si è cambiato d’abito di fronte alla webcam del proprio computer, o a quello di Como in cui il consigliere Traglio ha dimenticato la funzione video accesa mentre si accingeva a lavarsi sotto la doccia, mostrando così le pudenda ai colleghi, oppure ancora il consigliere comunale di Firenze, Enrico Conti, immortalato incautamente mentre urinava in bagno.
Atti del tutto involontari, ci mancherebbe, dovuti alla convinzione (errata evidentemente) di aver disattivato la videocamera dello smartphone o del pc sulla piattaforma di videoconferenza a cui ci si collega in questi casi. Indimenticabile a Napoli nel marzo 2021 fu il tiro dello sciacquone durante un consiglio comunale online, accolto ironicamente dal presidente dell’assemblea dell’epoca con la frase: «Siamo a sinfonia ampia». Ancora oggi nel capoluogo partenopeo, molte commissioni sia del consiglio comunale che delle dieci municipalità si svolgono in videoconferenza. Ed in questo contesto di «smart-working», non mancano gesti di situazionismo (in)volontario degni di nota. Non ultimo, ci è stato segnalato che in occasione di una riunione della commissione Lavori pubblici, Patrimonio e Bilancio della Municipalità 5 (Vomero-Arenella) del 25 agosto, il consigliere del Pd Eugenio Gragnano si è collegato senza pudore in tenuta da bagnante, in piena tintarella con tanto di petto villoso in bella vista.

Nel silenzio imbarazzato dei colleghi consiglieri e del presidente di commissione Luca Bonetti, il Gragnano ha terminato la seduta di commissione così come l’aveva cominciata: fieramente a torso nudo. Salvo poi scusarsi in una commissione successiva, affermando di essersi sporcato di caffè (insolito ma può accadere) e di stare in ferie (non giustifica una mise così poco morigerata in un consesso comunque istituzionale). Meraviglie della politica territoriale ai tempi della modalità online.