La circostanza emerge dalle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Andrea Lollo
Un debito per l’acquisto, non saldato, di una partita di cocaina, e allora scatta il sequestro di persona, nel caso del parente di un ras dei Nuvoletta di Marano. A far emergere la circostanza è stato il collaboratore di giustizia Andrea Lollo, che ha raccontato come il broker della cocaina Bruno Carbone vantasse un credito «di 210mila o 220mila euro da Antonio Nuvoletto». Per risolvere la situazione e stabiliere la modalità di pagamento, si invia come mediatore, un parente di Nuvoletto, ma «Carbone non la prese bene, e fece sequestrare l’uomo, per tenerlo in ostaggio fino a quando i Nuvoletta non avessero pagato il debito per la partita di droga», ha raccontato Lollo. La notizia è stata riportata dal quotidiano Cronache di Napoli.