Il vecchio anno si chiude con notizie incoraggianti per il nostro paese. L’Italia infatti, alla fine del 2022, ha registrato una crescita del Pil del 2,6%
Nonostante i presagi del 2023 siano piuttosto oscuri, soprattutto per via della crisi energetica, lo Stivale è cresciuto più della Francia e della Germania.
E questo è particolarmente incoraggiante.
Andiamo a vedere più nel dettaglio di che cosa stiamo parlando. Andiamo a capire le ragioni, a ricostruire cosa è accaduto, perché, e chi sono i principali settori responsabili della crescita del Pil italiano alla fine del 2022.
Ma prima, partiamo da un caso particolare e inaspettato.
Il caso particolare del gioco d’azzardo
L’intrattenimento rappresentato da casinò, slot e scommesse ormai è prevalentemente digitale e sono circa due anni che sta rappresentando per il nostro paese un fattore di crescita. Basti pensare che già dal 2020 in questo settore particolare sono girati 5 miliardi.
Si tratta di oltre l’1% del Pil e i numeri stanno aumentando.
Merito soprattutto delle vincite tassate e della crescita stessa dei casinò online, che possono perciò offrire maggiori misure di sicurezza, tutele corazzate ai giocatori, addirittura giochi illimitatamente gratuiti e bonus vantaggiosi.
Ma i bonus casinò sono legali in Italia?
Assolutamente sì, ma solo nei casinò online legali con licenza ADM e AAMS. Ora che abbiamo visto un caso particolare a sé stante, andiamo a capire cosa è successo nell’economia italiana nell’ultimo trimestre del 2022.
Crescita doppia rispetto a Germania e Francia
Come dicevamo all’inizio in Italia il Pil è aumentato del 2,6%, in Germania dell’ 1,3% e in Francia dell’1%. Intanto la media dell’Area Euro-19 è salita del 2,3%.
L’elaborazione di questi dati viene dalla CGIA, che commenta sottolineando come l’Italia quest’anno abbia “sbaragliato tutti”, dimostrando tra l’altro di aver superato egregiamente la crisi pandemica dalla quale – c’è da dirlo – l’Italia è stata più danneggiata degli altri paesi.
Ricordiamo i numeri che per il Bel Paese erano – 9% del Pil contro i – 7,8% di Parigi e – 3,7% di Berlino. Da questa situazione l’Italia ne è uscita con una crescita del 7,5% contro un + 4,6% della Francia e un +3,2% della Germania.
Certo, ci aspettano ancora la crisi energetica, l’inflazione, i prezzi elevati delle materie prime… ma questa è un’altra storia. Almeno – e abbiamo i numeri per affermarlo con sicurezza – potremo affrontare la situazione con le spalle un po’ più larghe di prima.
Quali sono i settori che hanno trainato la crescita italiana?
Ora vediamo finalmente quali sono i principali responsabili della crescita del Pil italiano nell’ultimo trimestre del 2022.
Per primi vediamo il gruppo dei “servizi” che comprende Pubblica Amministrazione, turismo, commercio, servizi a persone e imprese. Nel loro insieme rappresentano il 73% del Pil. Insieme a un aumento della ricchezza del 4,4%, il fatturato di questo macro settore è cresciuto del 15,3%.
In particolare il trasporto aereo e le agenzie di viaggio (soprattutto grazie alla ripresa del turismo post-covid) sono incrementate rispettivamente del 102,8% e del 123,2%.
Questi numeri sembrano importanti e significativi. Obiettivamente lo sono, ma c’è da precisare che non sono ancora paragonabili al pre-covid.
Per una ripresa totale del turismo in questo senso toccherà ancora aspettare.
Poi l’industria rappresenta il 20% del Pil, le costruzioni il 5%, mentre il 2% è costituito da agricoltura e pesca. Ancora, andando a vedere nel particolare, l’industria è incrementata del 19,4%, mentre le costruzioni sono cresciute del 14,1%.
Nel settore manifatturiero spicca un plus del 9% del tessile. A seguire una crescita dell’8,7% della produzione farmaceutica, dell’8,4% petrolifero.
A concludere abbiamo un incremento del 7,4% nella produzione tecnologica.