di Giancarlo Tommasone
E’ stato quanto mai esplicito, nelle scorse ore, il governatore della Liguria, Giovanni Toti, che intervenendo sulla situazione dei sondaggi che danno Forza Italia al di sotto del 10%, definisce il suo partito come quello che organizza delle convention, «in cui – citiamo testualmente dal Corriere della Sera – pezzi di un gruppo dirigente si alternano sul palco, applaudendosi l’uno con l’altro. E sono sempre di meno e sempre gli stessi».
Considerazioni che subito hanno creato polemiche. A proposito di convention campane, il coordinamento regionale azzurro ha organizzato gli #StatiGenerali per i prossimi 27 e 28 ottobre
L’appuntamento si terrà a Ischia, isola di cui è originario il coordinatore regionale Domenico De Siano. Ma dove risiede il problema di Forza Italia, che come ha dichiarato Toti, continuerebbe a fare solo convention durante le quali, i componenti del gruppo dirigente – per essere ulteriormente chiari – non farebbero altro che cantarsela e suonarsela da soli?
L’uscita di Toti ha un forte effetto, perché
finalmente rompe gli schemi in Forza Italia
Schemi che sono irreggimentati soprattutto nella mentalità e negli uomini del partito in Campana. Mentalità che finora non ha mai offerto una chiave di lettura politica, economica, sociale per interpretare e migliorare la politica territoriale. Uomini che non solo sono ai vertici da anni, ma che spesso tramandano il «gene» politico in maniera dinastica. Un esempio su tutti quello di Luigi Cesaro: presidente della Provincia, eurodeputato, poi deputato nel corso delle ultime tre legislature. Dal 2015 il figlio Armando entra in Consiglio regionale ed è attualmente capogruppo forzista.
Tutto ciò stride con le critiche rivolte,
in più occasioni e proprio su questo versante,
dagli azzurri a Vincenzo De Luca e figli
Passiamo a Paolo Russo: alle elezioni politiche del 2018 viene rieletto deputato per la sesta volta consecutiva. Eclatante il caso di De Siano, che nel 2013 viene eletto senatore della XVII Legislatura. Diventa così contemporaneamente senatore, consigliere provinciale di Napoli e consigliere comunale di Lacco Ameno, mentre si dimette dalla carica di consigliere regionale. C’è poi l’attuale europarlamentare Fulvio Martusciello. Prima, però, aveva rivestito per quattro volte la carica di consigliere regionale. Era stato anche assessore, a Palazzo Santa Lucia, da maggio 2013 a giugno 2014. Uomini, sempre gli stessi, citando ancora Toti. Ricollegandoci infine ai sondaggi che danno Forza Italia sotto il 10% non possiamo non richiamare dei rilevamenti effettuati dalla nostra testata, per i risultati delle scorse amministrative in provincia di Napoli. Secondo la narrazione comune, quella tornata avrebbe fatto registrare la ripresa di Forza Italia, che si sarebbe imposto come primo partito del centrodestra. Anche se, a guardare bene, è tutt’altro che così. Andando a vedere le percentuali delle preferenze ottenute e i seggi conquistati dagli azzurri, nei maggiori comuni al voto, infatti, è stato possibile rendersi conto di come la situazione sia ben diversa da come l’ha raccontata da Forza Italia.