L’imprenditore: «Mi sono tolto un peso. Sono stato sempre convinto di aver agito nell’interesse dell’azienda»
Gianni Lettieri assolto in Appello a Milano per il crac di Novaceta Spa poi diventata BembergCell. Una decisione la condanna a 4 anni e 4 me si di reclusione inflitta all’imprenditore patron di Atitech in primo grado. La notizia riportata questa mattina da Dario Del Porto su Repubblica Napoli.
I giudici quindi hanno accolto la richiesta del Procuratore generale e lo hanno assolto dall’accusa di bancarotta fraudolenta. Per gli altri capi di accusa per reati minori, riguardanti condotte a carattere colposo, la Corte ha dichiarato la prescrizione. I fatti contestati all’imprenditore partenopeo riguardavano un’operazione di 15 anni fa in cui un gruppo di imprenditori nel tentativo di rilancio dell’azienda, della quale Lettieri è stato amministratore unico e poi presidente fino al 2009. Due anni dopo l’uscita dell’patron di Atitech la società fu dichiarata fallita.
Secondo la Procura milanese l’operazione nascondeva un accordo diretto a impedire la reale ripresa produttiva della società per favorie un progetto di speculazione immobiliare. La tesi aveva portato all’apertura di un’inchiesta e al succesivo processo che aveva posto sotto accusa Lettieri e altri imprenditori di bancarotta fraudolenta. Accuse sempre respinte dalla difesa di Lettieri. In primo grado era caduta l’accusa di bancarotta documentale. Alla fine, in Appello, è stato assolto anche per l’ipotesi di bancarotta fraudolenta.
«Mi sono tolto un peso – ha detto l’imprenditore – perché in questo sfortunato tentativo di rilancio avevo messo a disposizione un investimento di 9 milioni di euro, consentendo alla procedura di recuperare con l’attività, fino a quando sono stato io presidente, 20 milioni di euro. Sono stato sempre convinto di aver agito nell’interesse dell’azienda».