di aemme
Intervenuto sulle colonne del Corriere della Sera, l’imprenditore e influencer Gianluca Vacchi racconta la sua “vita adamantina”. L’uomo spiega ai lettori del celebre quotidiano come fa a tenersi in forma, malgrado una carta di identità che, a dire il vero, non più verdissima: “Gioco a padel 4 ore al giorno. Mi sveglio alle 5 e mi chiudo nella camera iperbarica dove dormo altre due ore. Mi alzo, faccio ginnastica per un’ora, poi 20 minuti nella vasca piena di ghiaccio a zero gradi, che ha sostituito la crioterapia perché crea un freddo uniforme. Mi ci metto dentro a braccia incrociate, anche pronto a un arresto di qualunque genere…”.
Vacchi: «Ho creato aziende ma imposto il mio lavoro sulla delega. Voglio il tempo per me»
L’imprenditore spiega il suo primo approccio con questa curiosa metodologia di manutenzione del corpo: “La prima volta in vasca per 18 minuti ho smesso di tremare la mattina dopo. Però genera un ringiovanimento impressionante. Svegliarsi, chiudersi in un sarcofago e tutto il resto sono sforzi enormi. La disciplina non ce l’hai perché hai i soldi”. Poi, interpellato sul tema della fortuna e del patrimonio, Vacchi prima tira in ballo la figlia, poi gonfia il petto sottolineando il suo valore di imprenditore: “Spero di vivere abbastanza per vedere mia figlia capire i privilegi che ha. L’azienda di famiglia è diventata grande con la mia generazione, sotto la gestione di mio cugino. Non sono stato allontanato dalla mia famiglia (smentisce alcune voci che circolano sul suo conto, ndr), sono stato io a farmi da parte perché non mi vedevo come manager. Mi sarei potuto sedere su una poltrona prendendo lauti compensi, ma ho preso solo i dividendi in quanto azionista, qualità che mi sono procurato comprando azioni da parenti con soldi miei, indebitandomi, a 24 anni. Poi ho creato altre aziende, ma sempre impostando il lavoro sulla delega: per me è importante avere tempo per vivere come voglio io. Il mio patrimonio è 100 volte quello che mi ha lasciato mio padre”.