Mentre l’ex premier fa quasi cadere il Governo, il deputato di Iv giura fedeltà a De Luca e fa capire che vuole candidarsi a sindaco di Napoli
di Giancarlo Tommasone
Questione di renziani: ci sono quelli che si schierano apertamente contro Conte, il Pd e i Cinque stelle, e quasi fanno cadere il Governo, e poi ci sono quelli, a cui manca il coraggio,e pur di stare abbarbicati alla poltrona, restano nell’orbita del governatore Vincenzo De Luca, che se a qualcuno fosse sfuggito, sempre dem è. Per esempio, un nome a caso, quello del deputato di Italia viva, Gennaro Migliore. Poco dopo che l’ex premier fiorentino aveva intrapreso l’attacco, facendo dimettere due ministri e un sottosegretario, Migliore ha rilasciato una intervista al Corriere del Mezzogiorno.
Dichiarazioni che sanno tanto di un piede in due scarpe, e danno, appunto la cifra di una evidente mancanza di coraggio. Il nodo della questione sta tutto nella vicinanza ribadita al presidente della Campania. In Regione, Iv è in maggioranza, e quando viene chiesto a Migliore se anche lì, i renziani passeranno all’opposizione, il deputato risponde: «Ogni livello istituzionale ha la sua storia, io ero in maggioranza con Bassolino quando cadde Prodi. Siamo seri e rispondiamo solo ai cittadini che hanno scelto la coalizione De Luca».
Una dichiarazione di estrema convenienza, non snaturata nemmeno quando Migliore ribadisce che quelli con cui il suo partito non andrà mai – «e De Luca la pensa come noi», sottolinea – sono i Cinque stelle. Attualmente, con la rottura a livello centrale tra Iv da una parte e Pd e M5S dall’altra, la crisi si riverbera anche sulla scelta del prossimo candidato sindaco dello schieramento di centrosinistra, nel capoluogo partenopeo.
Al riguardo, Migliore afferma: «A Napoli preferisco la coalizione di De Luca», ma osteggiando un eventuale progetto unitario dei grillini (relativamente alle amministrative del 2021), tiene a sottolineare: «Noi siamo in maggioranza in Toscana, in Campania, a Ercolano amministriamo». Palese l’indizio della volontà di iscriversi alla corsa per la guida di Palazzo San Giacomo. Ma lo ribadiamo, è una questione di coraggio (che manca), perché quando gli viene chiesto, se allora Iv correrà da sola, Migliore risponde: «Mi sembra prematuro dire che andiamo da soli». Risposta ancora di convenienza e sintomo di ignavia (politica): non sia mai che il governatore ci resti male.