La Graffer srl, azienda bresciana, svolgerà i lavori di manutenzione ventennale all’impianto di Chiaia
di Fabrizio Geremicca
Due milioni e 700.000 euro di fatturato nel 2021, dieci dipendenti nel 2023, sede a Lonato del Garda, in provincia di Brescia. E’ la carta d’identità di Graffer srl, alla quale il Comune di Napoli ha da poco aggiudicato la gara per la manutenzione ventennale della funicolare di Chiaia, chiusa ormai dal I ottobre 2022. A valle delle verifiche amministrative, dovrebbe essere stipulato il contratto tra Palazzo San Giacomo e l’azienda, che avrà poi dieci mesi di tempo per concludere tutte le lavorazioni previste nel bando.
L’importo a base d’asta era di 6.551.949 euro e Graffer è stata la sola a presentare una offerta. La società alla quale sono affidate le speranze di napoletani e turisti di poter utilizzare nuovamente l’impianto che collega la stazione di Parco Margherita a quella di via Morghen nasce in Trentino nel 1935 su iniziativa di Giovanni Graffer.
Dal fallimento agli appalti
Sede a Gardolo, una località a nord di Trento, lungo la valle dell’Adige, nel corso dei decenni realizza oltre duemila impianti a fune nel mondo. La sua storia – o forse bisognerebbe dire la sua prima vita – termina nel 2011, quando il tribunale di Trento dichiara il fallimento. Per salvare l’impresa sarebbero occorsi 2,3 milioni, ma non arriva alcuna offerta. Nel 2016, però, inizia la seconda vita di Graffer srl. L’azienda passa di mano e per un periodo è amministrata dal bresciano Riccardo Alloisio, a cui fa capo la società che detiene la maggioranza delle quote: la Noon (40%). Fa parte della squadra ed ha un ruolo di primo piano – «è a lui che deve rivolgersi, è lui il titolare», rispondono negli uffici amministrativi dell’azienda al giornalista che contatta Graffer per particolari relativi all’appalto napoletano – un altro bresciano. Si chiama Sergio Lima ed è residente a Lugano, in Svizzera.
Nella sua seconda vita Graffer si specializza nella revisione di impianti a fune. Tra essi la funivia di Camois, in val d’Aosta, e tre importanti funivie per Enel. Si aggiudica inoltre, come unica partecipante, la gara per ricostruire la cabinovia di Foppolo, in provincia di Brescia, che era stata distrutta da un incendio. Su questo appalto accende i riflettori la Procura di Brescia, ipotizzando una turbativa d’asta. E’ in corso il processo e Lima rivendica la correttezza del suo operato. Gli affari per Graffer, in ogni caso, non si arrestano ed Angelo Redaelli, il legale rappresentante della società, compare nei verbali relativi a gare di appalto di vari impianti, dalla Val d’Aosta – funivia regionale Buisson Chamois – a Taormina. Fino ad arrivare al recente approdo partenopeo.