di Giancarlo Tommasone
Il ministro Lezzi ha indicato Francesco Floro Flores come prossimo commissario straordinario per Bagnoli. La circostanza ha creato non poche polemiche sia a Palazzo San Giacomo che a Palazzo Santa Lucia. Al centro della discussione il presunto conflitto di interesse che verrebbe a concretizzarsi nel momento in cui la nomina di Floro Flores venisse ratificata dal Consiglio dei ministri. Sull’argomento, Stylo24 ha raccolto le considerazioni del consigliere comunale di Napoli, Gaetano Troncone, che si è espresso anche sul presunto patto segreto Fico-de Magistris.

Nel 2013 il nome di Francesco Floro Flores è entrato all’interno di un suo dossier, prodotto sullo Zoo di Napoli. Perché?
«Trovavo assurdo, come trovo tuttora, che il Comune affidasse a un canone irrisorio, più che agevolato (per i primi 5 anni, addirittura ammontante a 83 euro al mese) la gestione di un parco zoologico di 80mila metri quadrati. Tra l’altro l’area comprende anche un bar, un ristorante e una struttura storica. Il nome di Floro Flores finì nel mio dossier, perché, proprio alla società da lui capitanata, era stata affidata la gestione dello zoo».
Manca la ratifica del Consiglio dei ministri, oggi Floro Flores potrebbe diventare il nuovo commissario per Bagnoli. Cosa pensa al riguardo?
«Io continuo ad essere contrario al commissariamento. O al massimo d’accordo col fatto che il commissario, una volta attuata la bonifica, debba andare via perché ha esaurito il suo compito. Non gli deve essere data, cioè, la possibilità di intervenire sull’urbanistica della città. Questo, per quanto riguardala mia idea sul commissariamento, ribadisco, in generale».
E sulla nomina in particolare?
«Floro Flores, a parte essere un imprenditore che fa ottimamente il suo lavoro di imprenditore, non ha le competenze adatte per ricoprire l’incarico per cui è stato indicato. Competenze che tra l’altro non aveva nemmeno Salvo Nastasi, il commissario dimissionario. Ma tornando a Floro Flores, spero non si concretizzi la ratifica dell’incarico. Anche perché c’è in ballo la questione del presunto conflitto d’interesse. Quindi mi auguro che ci si ravveda su questa decisione».
Il sindaco de Magistris in un primo tempo, ha accolto con favore la nomina di Floro Flores, nemmeno una settimana dopo ha corretto il tiro. Perché, secondo lei?
«Voglio dire che il quasi entusiasmo del sindaco, per l’indicazione di nomina all’imprenditore, ha lasciato veramente spiazzato anche me. Pure perché ricordo la battaglia di de Magistris – che io ho sostenuto – contro Nastasi. Quando si è diffusa la notizia che il ministro Lezzi avesse indicato Floro Flores quale nuovo commissario per Bagnoli, il sindaco è arrivato a dire non solo che l’imprenditore era una persona con passione e capacità (che ci può stare), ma che nel caso fosse stata ratificata quella nomina, si sarebbe addirittura seduto col Governo. Poi ha corretto il tiro. Perché? Per attenuare i malumori interni al suo gruppo, malumori innescati proprio dalle sue prime dichiarazioni».
Secondo molti, la nomina di Floro Flores si intreccerebbe con un presunto patto per portare rispettivamente de Magistris a correre per Palazzo Santa Lucia (con l’appoggio del M5S) e Fico, o un suo fedelissimo, alla poltrona più alta di Palazzo San Giacomo. Crede all’esistenza di questo presunto accordo?
«E’ qualcosa di estremamente verosimile, credo che ci sia la volontà di un patto di questo tipo. Però, vorrei dire a Fico e a de Magistris, che stanno facendo i conti senza l’oste. Perché l’opinione pubblica non è così sprovveduta e soprattutto non ci si può ‘dividere’ incarichi e città, sottobanco. Io faccio i miei migliori in bocca al lupo sia al sindaco che al presidente della Camera, per la volontà di questo progetto, ma credo che molto difficilmente si potrà mettere in pratica».