di Giancarlo Tommasone
Nel giorno in cui il ministro dell’Interno Minniti presiederà in Prefettura il summit sulla sicurezza, indetto per far fronte al fenomeno delle baby-gang, vi presentiamo il gruppo formatosi in estate alla Pignasecca. Lui ha nove anni, forse. È il cugino di un giovane arrestato nei giorni scorsi dopo una lunga latitanza. Il bimbo celebra la banda di cui fa parte, quella della Parrocchiella a Montesanto. «Facciamo paura, QS». Alla fine dello slogan, le immancabili iniziali, sigla della zona di appartenenza: QS, ovvero Quartieri Spagnoli.

Posa insieme ad altri sette bambini; i banditi (ci atteniamo al termine che inquadra appunto coloro che fanno parte di una banda) mostrano alla fotocamera del cellulare un tirapugni, un coltello, quattro manganelli, una pistola. La pistola e il coltello, vogliamo sperare, siano delle «innocue» riproduzioni, i manganelli, invece no, sono veri come vero è il tirapugni che ha inanellato alle dita uno dei bimbi, il primo in alto da sinistra. Crediamo alla buona fede di anime innocenti. Sappiamo che sono bimbi e non hanno colpe, forse. Colpa sicuramente ce l’ha chi commenta la foto, sit ‘na latrina ‘e banda è scritto da una voce fuori dal coro, poiché la maggior parte inneggia alla baby-gang di Piazzetta Parrocchiella Santa Maria Ognibene.
Siete belli, siete forti, bastardi (in senso di cazzuti e guappi), questa è la nostra baby-gang; a nessuno viene in mente che quelli siano mocciosi e per giunta ridicoli. Il più grande avrà al massimo 10 anni. La foto – scrivevamo all’inizio del pezzo – è postata sul profilo di un parente di un giovane malavitoso del Centro storico che, datosi alla macchia l’anno scorso, è stato arrestato nei giorni scorsi. Alcune foto lo ritraggono insieme al bimbo della gang. Quest’ultimo ha cambiato l’immagine di copertina del suo profilo appena pochi giorni or sono, creando un collage di cui fa parte anche la foto che lo ritrae col cugino più grande. Se si scorre un po’ il profilo del baby-bandito è facile imbattersi in altre istantanee; lo stesso giorno in cui compare la banda della Parrocchiella, c’è l’immagine del nostro insieme al parente.
Sopra, la frase di un bimbo: Mi manchi, cugino, ti amo. Quando è stata postata quella foto, il cugino era irreperibile da circa un mese, per sfuggire a una condanna a 4 anni per aver gambizzato un uomo. Incrociamo i dati e scopriamo che il fratello del bambino della Parrocchiella, un ragazzo forse di 14 anni, ha amicizie che scottano. Una in particolare, quella con l’amico del cuore di F. C., il 15enne fermato per il barbaro ferimento di Arturo in via Foria.