di Giancarlo Tommasone
Dopo la pausa estiva, che ha visto i protagonisti di stese, avvertimenti e pestaggi, prendersi un periodo di riposo tra basso Lazio, mete calabresi e isola d’Ischia, torna alta la tensione nelle zone di Napoli, ultimamente scenario della contrapposizione di clan, gruppi e paranze guidate da baby boss. Nelle scorse ore uno storico affiliato ai Mazzarella è stato picchiato a sangue nel rione della Maddalena.
L’uomo è stato avvicinato da alcuni giovanissimi malavitosi emergenti,
che gli hanno ricordato a furia di sonanti botte che in quella zona costellata
di bancarelle e frequentata da ambulanti,
ma anche e soprattutto centrale del falso, le estorsioni le raccoglie un solo gruppo, che, secondo gli investigatori,
farebbe capo a quelli di Forcella
Va pure detto che attualmente il reggente della Maddalena, secondo quanto emerge da informative di polizia giudiziaria, è uno stretto parente del collaboratore di giustizia Maurizio Ferraiuolo. Cosa che, nel marasma che contraddistingue gli equilibri criminali del pulviscolo camorristico, non deve stupire più di tanto.
Uno stretto parente del pentito Maurizio Ferraiuolo
attuale reggente della zona della Maddalena
Nel frattempo si torna a sparare nei vicoli, in quell’ammasso di tufo, basoli e palazzi che, cambia nome e pelle, senza cambiare identità. Rioni, pezzi di città, che si chiamano Forcella, Sanità, Quartieri Spagnoli, Cavone, Case Nuove. E dopo i raid partono le indagini; in corso, quelle innescate da uno degli ultimi episodi di sangue. Una donna è finita in ospedale per le ferite da arma da fuoco riportate alle gambe.
La stesa in Via Vicaria Vecchia
Era affacciata tranquilla al balcone, Anna Celentano. Vittima innocente dell’ennesimo blitz delle paranze: le è andata bene, poteva finire molto peggio. Poteva rimetterci la vita. All’improvviso ha visto materializzarsi un paio di scooter, cosa alquanto usuale nel rione, poi l’hanno raggiunta due colpi di pistola facendola piegare dal dolore. E’ accaduto durante la notte di ieri in Via Vicaria Vecchia a Forcella. Al vaglio degli inquirenti diverse ipotesi, anche quella della dimostrazione di forza, attraverso l’azione che è diventata un must nel ventre molle di Napoli: la stesa, appunto. Ma si batte anche un’altra pista: il raid potrebbe essere stato innescato dall’incursione nel territorio ostile, di un soggetto appartenente a fazione nemica. Messo nel mirino dei rivali, è riuscito a dileguarsi. A farne le spese, al suo posto, la donna affacciata al balcone dell’appartamento al primo piano.