Chiaramente, non vedevano l’ora che Antonio Bassolino andasse via dal Pd. Una figura ingombrante, un cervello pensante nel «deserto dei tartari» del centrosinistra cittadino e campano.

Ma le nuove leve renziane, che in Campania dovevano usare il lanciafiamme e che, di converso, si sono ritrovate abbrustolite a livello elettorale e d’immagine, non hanno avuto nemmeno quel minimo di cortesia e di educazione politiche che, in casi del genere, pure ci si aspetterebbe. Magari anche ipocritamente. Invece, nulla. Zero, se non uno sbadiglio.
SOLO UN TWEET PER SALUTARE
L’ADDIO DI BASSOLINO AL PD
Quasi 24 ore dopo l’annuncio su Facebook dell’ex sindaco ed ex governatore (con una parentesi di ministro del Lavoro) di non rinnovare la tessera del Pd, l’unico commento dei dem è affidato a un tweet del presidente campano del partito, Stefano Graziano che cinguetta: «Rammarico per scelta @a_bassolino. Ora spero sua visione sia utile a sinistra del Pd per evitare isolamento, estremismo e testimonianza».
Ecco, rammarico: un velo di dispiacere, ma subito passa. Tanto più se dà una mano al Pd a non farsi prendere a morsi dalla sinistra.