di Giancarlo Tommasone
E’ passata appena una settimana dal comunicato di Confitarma, quello attraverso il quale la confederazione degli armatori ha tenuto a puntualizzare che dal 1998, con l’istituzione del Registro internazionale, “la flotta mercantile italiana è più che raddoppiata e con essa è raddoppiato il numero dei marittimi imbarcati che oggi sono più di sessantamila, in prevalenza italiani/comunitari”. E’ stato facile comprendere che quel comunicato era sicuramente diretto a Vincenzo Onorato (e a coloro che lo appoggiano), ideatore della campagna del ‘navigare italiano’ e patron di Moby-Tirrenia. Protagonista, Onorato, della ‘battaglia navale’ che lo vede contrapporsi a Manuel Grimaldi, alla guida dell’omonimo gruppo armatoriale. Nelle scorse ore, di quella querelle che ormai da anni focalizza l’attenzione dei marittimi, è stato scritto un altro capitolo.
La firma in calce al comunicato stampa è apposta dal segretario nazionale Federmar Cisal, Alessandro Pico. La sigla sindacale, come pure Stylo24 ha documentato, si è schierata fin da subito dalla parte di Vincenzo Onorato. Il documento prodotto da Federmar rappresenta, nel contenuto, la risposta a quello diffuso recentemente dalla confederazione degli armatori. “La Confitarma con (quel) comunicato evidentemente cerca di accreditarsi presso il nuovo Parlamento perché ha perso, dopo le elezioni del 4 marzo 2018, molti dei suoi assoldati/referenti e si è trovata ora nuda di fronte ad un vortice di critiche in tv, sui giornali e sul web”.

Federmar, snocciolando dati che hanno a che fare con la nazionalità e i marittimi impiegati a bordo, sfida Confitarma: “Noi non vogliamo infierire ancora, sono ormai 20 anni che guerreggiamo, ma affermiamo ed aspettiamo di essere smentiti sui seguenti ‘interrogativi’: attraverso gli accordi in deroga alla legge 30/98 ed ulteriori interventi legislativi tra Confitarma e Cgil,Cisl,Uil a fronte di 59.470 posti di lavoro totali offerti su tutte le navi Italiane, (perché) il lavoro viene dato solo al 20% degli italiani? I marittimi italiani sono in totale 15.216 (di cui il 60% appartiene alla categoria degli Ufficiali e il 40% appartiene ai servizi della navigazione ed alberghiera); 9.489 marittimi sono comunitari (provenienti da Romania, Bulgaria, Slovacchia, Cipro ecc.) legalmente sottopagati per mezzo degli accordi in deroga con Cgil,Cisl,Uil, 34.765 sono extracomunitari”.
Federmar annota pure che considerando solo i traghetti (passeggeri e merci), gli aliscafi ed altre navi di trasporto passeggeri (escluse quella da crociera), i posti sono 14.680 e sono cosi distribuiti: 5.300 marittimi – tutti Italiani – sulle flotte associate alla Fedarlinea (Tirrenia, Moby, Toremar, Caremar, Laziomar, Delcomar ed altre minori); 4.585 marittimi italiani/comunitari e 4.795 marittimi extracomunitari, invece lavorano presso le flotte associate a Confitarma (Grimaldi, Gnv, Messina, Caronte&Tourist, ed altre minori). Federmar respinge le accuse – che pure sono piovute copiose – di razzismo. Dicano i detrattori “se i razzisti siamo noi – e chi la pensa come noi (sindacati liberi, associazioni e l’armatore Vincenzo Onorato) – che chiediamo lavoro alla nostra Nazione attraverso le aziende che hanno sedi operative in Italia oppure se razzista è colui che usa il capitale umano differenziandolo economicamente per Paese di provenienza e colore”.
La polemica non accenna a diminuire e presto potremmo assistere all’ennesima mossa da parte dei combattenti della ‘battaglia navale’ che si gioca tra due schieramenti opposti di armatori, sindacati e sfere politiche.
Le puntate dell’inchiesta sulla ‘battaglia navale’ tra Onorato e Grimaldi: Tirrenia schiera la flotta «tricolore» contro Grimaldi, Un mare di soldi (ai sindacati) per la battaglia navale Tirrenia-Grimaldi, Formazione e reclutamento dei marittimi, l’asse sindacati-manning, Il mare? Ormai non bagna più la città di Torre del Greco, Onorato predica il «navigare italiano» e poi costruisce le navi in Cina , Onorato incassa la maximulta e punta su un Governo a 5 Stelle, Battaglia navale, Confitarma scomunica Vincenzo Onorato