Raffica di colpi di pistola davanti a decine di passanti, il commando capeggiato da Emmanuel De Luca Bossa incastrato grazie alle foto pubblicate su TikTok
di Luigi Nicolosi
Quegli stessi social grazie ai quali hanno “promosso” la forza del clan alla fine si sono per loro rivelati fatali. Sono state infatti proprio le foto pubblicate su internet, in particolare su TikTok, a tradire il commando di pistoleri capeggiato dal giovanissimo ras Emmanuel De Luca Bossa. Grazie all’analisi di decine di foto, infatti, gli investigatori dell’Arma dei carabinieri sono riusciti a riconoscere i tatuaggi dei sicari che già in precedenza erano stati inquadrati dalle telecamere di videosorveglianza pubblica e privata. Insomma, un clamoroso autogol.
L’inchiesta in questione è quella che pochi giorni fa ha portato dietro le sbarre, in esecuzione di un decreto di fermo disposto dalla Dda di Napoli, Emmanuel De Luca Bossa, Giuseppe Damiano e Vincenzo Barbato, mentre è invece ancora ricercato il minorenne che avrebbe fatto parte del commando. I quattro, stando a quanto emerso dalle indagini, a inizio luglio si sarebbero resi protagonisti di una micidiale scorribanda armata nel cuore di Ponticelli, quartiere da mesi teatro che della faida che vede contrapporsi i De Luca Bossa-Minichini ai De Micco della zona di San Rocco. Ebbene, i quattro emergenti ras in sella a due moto di grossa cilindrata hanno esploso decine di colpi di pistola, incuranti delle tante persone in quel momento presenti in strada. Solo per una pura casualità nessuno ci ha rimesso le penne.
Le indagini hanno però rapidamente preso piede e grazie alle telecamere installate nella zona i carabinieri hanno potuto individuare i quattro del commando. Il riscontro decisivo è però arrivato grazie all’analisi dei social riconducibili agli indagati: sui loro profili erano infatti presenti decine di foto che mostravano i loro tratti distintivi, in primis i vistosi tatuaggi in diverse zone del corpo. Il reggente Emmanuel De Luca Bossa, figlio del capoclan “Tonino ’o sicc”, presenta ad esempio dei vistosi tatuaggi sia sul braccio che sull’avambraccio destro, come emerge dai social, «assolutamente sovrapponibili con quelli del passeggero della Suzuki», vale a dire uno degli uomini che in quel maledetto pomeriggio ha materialmente fatto fuoco. La stessa “trappola” è scattata anche per il complice Giuseppe Damiano, anch’egli tradito dal grosso tatuaggio disegnato sul braccio destro e ben visibile sul suo profilo TikTok. I social danno, i social tolgono.