Killer in azione nella notte in via Marco Aurelio, il 53enne Sergio Carparelli freddato a colpi di pistola: indagini sulle sue amicizie con alcuni esponenti della cosca del rione Traiano
Killer in azione nella periferia ovest di Napoli e i venti di faida tornano a soffiare più forte che mai. L’agguato è avvenuto la notte scorsa in via Marco Aurelio, al rione Traiano, e a perdere la vita è stato il pregiudicato Sergio Carparelli, 54 anni da compiere a dicembre. La vittima è stata centrata da diversi colpi di pistola in parti vitali ed è praticamente deceduta all’istante.
A intervenire sulla scena, avvertiti dalle segnalazioni di alcuni residenti, sono stati i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Bagnoli. Sul posto i rilievi sono stati eseguiti dai militari del nucleo investigativo di Napoli. Gli investigatori hanno anche pattugliato la zona alla ricerca di telecamere di sicurezza, ma al momento non ci sarebbero riscontri.
Quello che gli investigatori possono intanto fare è cercare di ricostruire le ultime mosse di Carparelli e scavare nel suo passato. La fedina penale del 53enne era tutt’altro che immacolata, ma negli ambienti giudiziari non veniva ritenuto una malavitoso. Gli investigatori ritengono comunque che l’uomo avesse diverse conoscenze nel clan Cutolo, egemone proprio nella zona di via Marco Aurelio, e pertanto non escludono che il delitto possa essere maturato nell’ambito di un contrasto camorristico. Resta comunque in piedi anche la pista che conduce a un regolamento di conti di naturale personale, legato forse a un vecchio sgarro commesso da Carparelli.
Di certo c’è che, archiviata la tregua estiva, tra Soccavo e i quartieri confinanti l’atmosfera è torna a farsi più cupa che mai. L’ultimo omicidio risaliva a metà giugno e in quel caso ad avere la peggio era stato il 66enne Michele Della Corte, ex uomo dei Grimaldi, avvicinatosi negli ultimi tempi ai rivali del gruppo Vigilia. Il delitto era però solo l’ultimo di una lunga serie che va avanti imperterrita ormai da mesi. Gli inquirenti sembrano comunque escludere un collegamento tra l’assassinio di Della Corte e quello di Carparelli.