di aemme
Ha bussato due volte al carcere di Messina: “Fatemi rientrare, non so che fare fuori di qui”. E’ successo lo scorso 29 aprile. Dopo aver regolarmente scontato la pena, l’uomo, un ex detenuto di 38 anni, ha chiesto di poter fare rientro nella casa circondariale del capoluogo siciliano. Ma non c’era ragione di essere lì, né doveva costituirsi per altro reato. L’uomo era stato precedentemente condannato a “soli” due mesi di reclusione per resistenza a pubblico ufficiale.
«Fatemi rientrare, qui mi trattano bene»
Peccato che una volta scontata la pena ha deciso che quello era il suo posto. Rientrato in carere, l’agente della polizia penitenziaria credeva che l’ex detenuto volesse costituirsi per altro reato, ma quando poi ha capito che le cose stavano diversamente, ha provato a spiegare all’ex detenuto, visibilmente provato, perché la sua richiesta non poteva essere accolta. A quel punto l’uomo ha insistito: “Voglio stare qui, mi trattano bene. Fuori non so dove andare. Non ho riferimenti, non so nemmeno dove andare a mangiare o dormire”. Così sono stati allertati i carabinieri. L’associazione Antigone che da sempre lotta per i diritti dei detenuti, commenta il fatto con queste parole: “Questa è una storia di miseria sociale, di un uomo che trova conforto nella privazione. Ecco cosa succede quando nemmeno i bisogni primari vengono soddisfatti”.