Un esposto per presunto “danno erariale” alla Corte dei Conti nei confronti del Comune contro l’associazione “La giostra”, che da tre anni occupa senza alcun titolo un immobile di proprietà dell’Amministrazione in via Speranzella 81, ai Quartieri Spagnoli, utilizzandolo come teatro. A riportarlo è un articolo del ‘Mattino’, a firma del collega Valerio Esca, che riferisce come la segnalazione sia finita sulla scrivania del procuratore Oricchio il 21 febbraio scorso, sottoscritta dalla cittadina Brunella Cassese.
Tutto nasce, appunto, tre anni fa, quando l’associazione “teatro e spettacolo La giostra” viene autorizzata, in maniera temporanea, all’utilizzo di un bene comunale, in via Speranzella 81, per i giorni 16, 22, 23, 29 e 31 maggio 2016. Nei quali poter svolgere prove per eventi teatrali, con gli studenti del Liceo classico Pansini. Ma l’associazione non si ferma a quelle date. Anzi, ad oggi è ancora lì, andando avanti con i suoi spettacoli, detenendo, come si legge nell’esposto “senza titolo legittimo, dal 1 giugno 2016, i locali di proprietà comunale di via Speranzella, avendo a disposizione una superficie di circa 300 metri quadrati e prevedendo entrata a pagamento”.
E a nulla è valsa la notifica di sgombero del 10 ottobre 2017. “La giostra” ha anche provato ad avanzare formale richiesta di proroga dell’utilizzo della struttura nel corso di questi tre anni, ma questa non è stata mai concessa. Il 20 dicembre 2017, infatti, la richiesta dell’associazione venne respinta in quanto “l’illeggittima conduzione avrebbe prefigurato un danno erariale”. La Napoli Servizi, chiamata a conteggiarlo, ha chiarito che la morosità accumulata superava, a ottobre 2018, i 192mila euro.
Ad agosto 2018 è la volta di un avviso pubblico per l’assegnazione di locali di proprietà comunale destinati ad attività commerciali e associative, tra cui c’è anche quello di via Speranzella. Ma non è stato possibile in questi mesi effettuare alcun sopralluogo. “Elemento determinante per poter avere piena scienza e conoscenza dei luoghi oggetto di procedura pubblica”. L’ultimo era fissato per lo scorso 15 gennaio.
Dal canto suo, l’assessore al Patrimonio Alessandra Clemente detta, almeno a parole, la linea dura: “Non esiste il principio che un’associazione possa avere un immobile gratuitamente”.