Il 53enne, accusato di duplice omicidio volontario, è stato interrogato per circa due ore. I familiari di Tullio: «Un crimine di ferocia inaudita»
È durato circa due ore l’interrogatorio di garanzia di Vincenzo Palumbo, l’autotrasportatore di 53 anni accusato di avere ucciso a colpi di pistola due giovani di Portici (Napoli), Giuseppe Fusella e Tullio Pagliaro, di 26 e 27 anni, che, secondo quanto finora da lui stesso sostenuto, aveva scambiato per ladri. La tragedia si è verificata ad Ercolano, in provincia di Napoli, in località San Vito, la notte tra giovedì e venerdì scorsi, davanti all’abitazione del camionista che ora è accusato di duplice omicidio volontario.
«Durante un lungo interrogatorio – ha detto all’Ansa poco dopo l’udienza Fioravante De Rosa, l’avvocato che insieme con Francesco Pepe difende il camionista – il nostro assistito ha rilasciato delle dichiarazioni». Il gip di Napoli non ha convalidato il fermo emesso dagli inquirenti. Ha ritenuto sussistente la reiterazione del reato e, invece, non sussistente il pericolo di fuga, il gip Carla Sarno che poco fa ha disposto una misura cautelare in carcere nei confronti dell’indagato, la misura cautelare del carcere.
Intanto, assistiti dall’avvocato Maurizio Capozzo, anche i familiari di Tullio Pagliaro (la madre, il padre, la sorella insieme con lo zio) sono stati lungamente ascoltati dai carabinieri. «I magistrati hanno manifestato grande umanità e rispetto verso il nostro dolore», fanno sapere attraverso il loro legale. «Ci affidiamo completamente a loro per fare luce su questa tragedia che ci ha distrutto la vita, nella certezza che sarà fatta giustizia per un crimine di una ferocia inaudita che non ha spiegazioni e non merita commenti», concludono i familiari.