di Giancarlo Tommasone
Le scorse elezioni amministrative tenutesi in provincia di Napoli, secondo la narrazione comune, avrebbero fatto registrare la ripresa degli azzurri. Forza Italia si sarebbe imposto come primo partito del centrodestra. Lo stesso coordinatore provinciale di FI, Antonio Pentangelo, ha parlato dello schieramento berlusconiano come quello che è tornato ad esprimere sindaci e consiglieri comunali, perché forte e coeso.

Ma andando a vedere
le percentuali
delle preferenze
ottenute e i seggi conquistati
dai forzisti nei maggiori
Comuni al voto, ci renderemo conto
che la situazione è alquanto
diversa da come la si racconta
Cominciamo da Torre del Greco, dove Forza Italia ha appoggiato (insieme a FdI) Luigi Mele. Il partito ha ottenuto il 5,91%, esprimendo soltanto un consigliere. Per intenderci l’intero schieramento di Mele ha conquistato in totale due seggi. Sempre a Torre, Severino Nappi (responsabile nazionale delle Politiche per il Sud di FI) ha «sponsorizzato», in chiave critica, il sindaco dell’opposto schieramento, Giovanni Palomba, che alla fine è riuscito a imporsi. Fanno riferimento a Nappi pure il consigliere Antonio Spierto, e due esponenti di partititi diversi da FI, Piccirillo e Caldarola.
A Castellammare di Stabia si è imposto Gaetano Cimmino. Forza Italia ha ottenuto l’8,25%, strappando 4 consiglieri. A ben guardare, la civica interna allo schieramento di centrodestra, ne ha ottenuti invece 6
Il sindaco Cimmino fino a qualche mese prima della candidatura era in rotta con Luigi Cesaro, Domenico De Siano e Pentangelo e il rapporto è stato ricucito in extremis. Lo strappo si era registrato a causa del fatto che, alle elezioni per la Città metropolitana, gli era stata preferito Francesco Cascone. Alla fine, Cimmino rappresentava un «ripiego» per gli azzurri. Al suo posto, come scritto da Stylo24, per il centrodestra doveva correre, per la fascia tricolore, il patriota Massimo De Angelis. Ad Afragola si è imposto Claudio Grillo, con Forza Italia al 12,38% e l’espressione di 4 consiglieri (anime diverse). Tra questi ci sono Antonio Caiazzo (legato a Cesaro); Tommaso Bassolino (indipendente); Aniello Baia (espressione di Ermanno Russo).

Secondo i bene informati, la vittoria
di Grillo è stata trainata da Vincenzo Nespoli
Che ha imposto candidato sindaco e ha dettato la linea, tanto è vero, che era già pronta una coalizione senza FI. Gli azzurri si sono praticamente accodati. Restando nell’area nord, a Qualiano, FI ha ottenuto il 13,42% delle preferenze, i consiglieri sono tre. Il sindaco Raffaele De Leonardis è espressione di Michele Schiano. Tra i tre consiglieri azzurri eletti, solo uno fa riferimento a Cesaro. A Quarto, invece, con Massimo Giarrusso incandidabile (per lo scioglimento del Consiglio nel 2013), FI non ha partecipato alla tornata. Spostandoci ad Ottaviano, è stato riconfermato il sindaco Luca Capasso (espressione del partito di Raffaele Fitto) che è dato in rotta con Forza Italia. Gli azzurri, qui, hanno ottenuto il 18,8% e prodotto quattro consiglieri.

Catapano vince e passa nelle fila della Lega
A Cercola, Giorgio Esposito perde il ballottaggio (11,7% e due consiglieri azzurri). A Volla il centrodestra, invece, non arriva nemmeno a disputare la «finale» elettorale. A San Giuseppe Vesuviano, Forza Italia non c’era. Vincenzo Catapano non appena ottenuto il secondo mandato consecutivo, è passato nelle fila della Lega. Chiudiamo con Boscoreale. Il partito azzurro, non presentatosi alla tornata, prima delle elezioni aveva due consiglieri, che invece adesso ha perso.