Il clan imponeva le estorsioni a giostrai e stand nelle feste patronali: 13 arresti
Controllava il racket delle estorsioni e il traffico di droga, soprattutto cocaina e marijuana, a Biancavilla il clan Toscano-Tomasello-Mazzaglia, articolazione territoriale della ‘famiglia’ mafiosa Santapaola-Ercolano di Cosa nostra di Catania, al centro dell’operazione ‘Ultimo atto’ dei carabinieri che hanno eseguito tredici arresti. Tra i destinatari del provvedimento anche il presunto reggente della cosca, Giuseppe Mancari, 74 anni, che, dopo aver riportato una condanna definitiva all’ergastolo è stato scarcerato anticipatamente nel 2009, con libertà condizionale, grazie a un indulto e più riduzioni di pena. L’inchiesta della Dda di Catania ha preso spunto dalle indagini dei carabinieri della compagnia di Paternò sul tentato omicidio di Davide Galati Massaro, avvenuto a Biancavilla il 9 settembre 2018.
Il racket delle estorsioni
Oltre a un fiorente traffico di stupfacenti dalle indagini è emerso anche un vasto giro di estorsioni gestito dalla cosca ai danni di imprenditori di Biancavilla. Tra le vittime sei imprenditori dei settori, all’ingrosso e al dettaglio, dei settori dell’edilizia, della ristorazione e del commercio. I soldi del racket, secondo l’accusa, servivano soprattutto per fare fronte alla mancanza di fondi per il sostentamento dei sodali in carcere.
Fondi venivano procurati anche con il ‘pizzo’ chiesto per le feste di Natale, Pasqua e di «San Placido», patrono del Comune. Proprio per la festa del patrono il clan avrebbe pianificato anche l’imposizione ai gestori degli stand che sarebbero stati allestiti della fornitura del pane e della carne, a prezzi più cari. Inoltre, secondo quanto riferito da collaboratori di agiustizia, vittime dell’estorsione sarebbero stati anche i giostrai, costretti a dare circa 2.000 biglietti per le attrazioni per i figli dei detenuti.
Le armi
I carabinieri, durante le operazioni contro la cosca, hanno anche sequestrato delle armi, compreso un Kalashnikov Ak 47 utilizzato per il tentato omicidio di Galati, cinque pistole una piantagione con oltre 300 piante di canapa indiana e oltre un chilo di marijuana. Il gip ha disposto anche il sequestro delle società «MM Logistic di Miriana Militello» e «M.N. Trasporti s.r.l.» di Adrano e a Biancavilla, operanti nel settore del trasporto merci su strada, che, secondo l’accusa, che il clan utilizzava attraverso l’imposizione ai camionisti e ai titolari di magazzini e ditte per imporre un «dazio» variabile per ogni bancale di frutta in viaggio verso il Nord Italia