Napoli torna a insanguinarsi sotto i colpi delle faide di camorra: assassinato il capozona Giuseppe Tipaldi, da pochi mesi tornato in libertà
di Luigi Nicolosi
Con due omicidi in poco più di ventiquattro ore i venti di camorra tornano a sferzare con preoccupante insistenza le strade Napoli. Dopo l’assassinio di Andrea Merolla, 30enne nipote del ras di Fuorigrotta Vitale Troncone, i killer di Malanapoli sono tornati subito a colpire. Teatro del raid è stato stavolta il quartiere Miano, dove questa notte un commando ha ammazzato a colpi di pistola Giuseppe Tipaldi, 38enne es di punta del vecchio clan Lo Russo che da alcuni mesi era tornato a piede libero dopo una lunga detenzione. Nelle stesse ore un altro ferimento è stato registrato nella zona orientale, a Barra, dove un uomo è stato ferito da un colpo di pistola alla gamba in circostanza ancora tutte da chiarire: gli investigatori stanno cercando infatti di capire se anche in questo caso si sia trattato di una vicenda di camorra o di un tentativo di rapina finito nel sangue.
Sembrano invece più chiari i contorni di quanto accaduto nell’ex roccaforte dei “Capitoni”. Quando è scattata l’imboscata armata Tipaldi si trovava all’interno di un circoletto ricreativo di via Janfolla. I killer hanno agito a colpo sicuro: fatta irruzione nel locale, hanno sparato all’impazzata al suo indirizzo senza lasciargli alcuna possibili di scampo. Il 38enne è morto sul colpo, riverso in una pozza di sangue. All’arrivo della polizia i presenti al momento del raid si era ovviamente già dileguati. Di testimoni, dunque, neppure l’ombra. Le forze dell’ordine stanno però passando al setaccio il recente passato della vittima per capire cosa possa aver innescato un delitto di tale portata. Quello dei Tipaldi, vale la pena ricordarlo, è infatti uno dei nomi più in vista della mala di Miano e della periferia nord di Napoli.
La vittima era tra l’altro il figlio del capozona Gaetano, il re del racket del pane, anch’egli coinvolto in numerose inchieste anticamorra e attualmente detenuto. Giuseppe Tipaldi aveva invece di recente saldato il proprio debito con la giustizia, tanto che alcuni mesi fa era completamente tornato a piede libere. Il 38enne ras non aveva però evidentemente archiviato i suoi trascorsi da malavitoso di rango. Stando ad alcuni rumors investigativi, dopo il tracollo del clan Lo Russo, Tipaldi si sarebbe riposizionato per un certo periodo tra le fila del gruppo Cifrone. Dopo i recenti arresti subiti da quest’ultimo, il 38enne avrebbe però capeggiato un’emergente cosca, il cosiddetto “terzo gruppo”, insieme ad altri storici reduci dei “Capitoni”. Un’ascesa che ben presto l’ha però portato a entrare in rotta di collisione, con tutta probabilità, con il clan di “abbasc Miano”, che spalleggiato dalla Vanella Grassi di Secondigliano è ancora più attivo che mai nel business dello smercio di stupefacenti e sull’imposizione del pizzo ai commercianti.