Ieri l’inaugurazione in pompa magna per la tratta Museo-Zona ospedaliera, la corsa di de Magistris e delle altre autorità dura appena una fermata e mezza
Ci sono voluti 11 anni, praticamente quasi il corso di entrambi i mandati di Luigi de Magistris, per rivedere i filobus ai Colli Aminei. E la «passerella» in bus del sindaco Luigi de Magistris e delle altre autorità presenti, è durata appena una corsa e mezza. Perché? Il mezzo green Anm è rimasto imbottigliato nel traffico. La tratta inaugurata ieri è quella che parte dal Museo archeologico e arriva fino alla zona collinare e ospedaliera, attraversando il Ponte della Sanità e costeggiando la basilica di Capodimonte.
Tratta Museo-Zona collinare e ospedaliera
È il percorso della nuova linea filoviaria dell’Azienda napoletana mobilità, indicata con la sigla R4, inaugurata e messa in esercizio ieri con l’obiettivo di rafforzare la mobilità non inquinante. Il progetto, promosso dal Comune di Napoli, è stato cofinanziato dal Ministero dell’Ambiente e realizzato dal Rti Alstom Ferroviaria Spa – De Luca Costruzioni.
Il parco mezzi a disposizione
Gli attuali autobus a combustione interna che collegavano lo stesso percorso vengono sostituiti da un sistema integrato di trasporto elettrico, con 12 filobus, senza emissioni inquinanti, anche grazie all’interconnessione con la linea Metro 1 che ad oggi prevede una fermata in adiacenza al capolinea della linea R4 (Aminei). La nuova linea, che andrà a sostituire l’esistente linea 604, avrà una lunghezza di circa 6 chilometri per senso di marcia; un collegamento capillare a servizio dell’utenza lungo il tragitto sarà garantito dalle 25 fermate e grazie ad un servizio dalle 5.30 alle 23.45 con cadenzamento ogni 7 minuti. Almeno si spera.