Il testo parzialmente corretto dopo le proteste dei benzinai
di Francesco Landolfi
Dl carburanti: il Governo Meloni incassa l’ok alla Camera. Conversione definitiva in legge manca solo l’approvazione del Senato. Si attende. Intanto viene parzialmente corretto il testo dopo le proteste dei benzinai. Resta l’obbligo di esposizione «evidente» dei prezzi medi del carburante, ma vengono ridotte le sanzioni per i gestori dei distributori che non rispettano le regole prefissate. Lotta al caro carburante che prosegue: dalla trasparenza contro la speculazione dei prezzi alle agevolazioni per i consumatori. Tutte le novità da sapere.
Trasparenza
Prezzi medi e app per consultarli. Nuovi ruoli per Mr. Prezzi.
Gli esercenti e gestori saranno obbligati ad esporre «con specifica evidenza», come sottolineato a palazzo Chigi, accanto al prezzo di vendita il prezzo medio del carburante. Tali misure normalizzate verrano calcolate dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, sulla base dei valori comunicati dai gestori. Il calcolo sarà su base regionale per le strade non soggette a pedaggio e su base nazionale per le stazioni in autostrada.
Inoltre, per agevolare la scelta e il confronto della convenienza economica delle varie stazioni di rifornimento del carburante, tali prezzi verrano presentati anche tramite un app su smartphone. D’altra parte il decreto rafforza i poteri del Garante per la sorveglianza dei prezzi. Il cosiddetto “Mister Prezzi” dovrà adesso redigere una relazione trimestrale sui prezzi per verificare e prevenire comportamenti scorretti e disporrà la convocazione della Commissione di allerta rapida di sorveglianza dei prezzi, istituita dal Dl stesso.
Sanzioni e provvedimenti
Ecco cosa cambierà dopo le proteste
Le modifiche approvate prevedono correttivi sulle sanzioni a carico dei benzinai che non rispettano gli obblighi di esposizione e di comunicazione delle tariffe. Multe ribassate adesso potranno andare dai 200 ai massimi di 2000 euro rispetto ai range di partenza che prevedevano maggiore severità (500 fino ad un massimo di 6000 euro di multa).
Inoltre vengono alleggeriti i provvedimenti per quanto concerne la sospensione delle attività a seguito delle violazioni di legge presentate. Massimo un mese di stop, a fronte dei due mesi iniziali. Per giunta la chiusura scatterà solo a seguito di una reiterazione della violazione non più di tre volte ma di quattro.
Tassazione
Le accise mobili e obiettivo di contenimento dei prezzi al consumo sui carburanti. Un sollievo per consumatori e benzinai
Il provvedimento in ultima analisi interviene anche sul ripristino della cosiddetta “accisa mobile”, prevista nell’art. 2 dello stesso decreto, che consiste nella possibilità di tagliare una parte dei tributi sulla benzina, il metano, il gas e il gpl se il prezzo al distributore dovesse superare una determinata soglia per poi, in un sistema quasi a fisarmonica, tornare a una tassazione piena nel momento in cui il costo dei carburanti dovesse abbassarsi.
Gli eventuali sconti saranno effettuati in compensazione alle maggiori entrate Iva incassate sul prezzo soglia. In pratica lo stato non ci perde nulla ma intanto i prezzi al consumo non eccedono di valore. Questa misura potrebbe destare inoltre sollievo ai benzinai.