di Giancarlo Tommasone
Esce allo scoperto il movimento politico deMa, confermando interamente quanto Stylo24 ribadisce ormai da mesi: Luigi de Magistris non sarà l’antagonista di Vincenzo De Luca alle prossime elezioni regionali in Campania. Lo fa intendere, laddove ce ne fosse ulteriormente bisogno, il segretario nazionale degli arancioni (e vicesindaco al Comune di Napoli), Enrico Panini. Nel corso di una intervista rilasciata a «la Repubblica» (e pubblicata oggi), Panini, alla domanda relativa alla candidatura di de Magistrisi alla presidenza di Palazzo Santa Lucia, dichiara testualmente: «Il nuovo esecutivo (centrale, ndr) ci aprirebbe uno spazio più largo e rafforzato sullo scenario nazionale».
L’approfondimento / Giggino ha un solo
problema politico: lo stipendio
Tradotto vuol dire che ancora una volta, Giggino, impossibilitato (oggettivamente) a partecipare alle consultazioni del 2020 i Campania, trova una scusa per non ammettere una verità su tutte: la sue impreparazione e quella del suo movimento, a sostenere una sfida che lo vedrebbe inesorabilmente sconfitto.
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e la sindrome del fricchettone
Il sindaco di Napoli, dunque, «interessato» alle evoluzioni della crisi di governo, sta progettando (nelle intenzioni) di presentarsi a eventuali Politiche, come leader di «un’unica forza di opposizione di sinistra». Si tratta, in verità dell’ennesima «scusa» di de Magistris, che vira bruscamente dalla Regione al Parlamento, cambiando anche target rispetto al «nemico» da contrastare: se fino a ieri era stato Salvini, adesso diventa Conte e l’eventuale Governo giallo-rosso.
Ma per fare ulteriore chiarezza è opportuno riportare ancora una volta, i punti che la nostra testata ha fissato, circa l’impossibilità di Giggino di presentarsi alla sfida contro il governatore uscente (il suo avversario naturale).
Candidatura
alle Regionali
in Campania del 2020,
i motivi che frenano
Luigi de Magistris
Innanzitutto deMa è un soggetto politico, che per consistenza, territorialità, storia e programmi espressi e portati a termine (?) va considerato assolutamente inconsistente sul versante dell’attrattiva.
Va ribadito che conta appena
5 «circoli» campani, oltre i confini di Napoli
Gli arancioni e il suo leader non potrebbero mai rappresentare l’alternativa al centrosinistra, che ha una sua guida riconoscibile, vincente anche sul piano mediatico, e soprattutto è incarnata da un governatore uscente: Vincenzo De Luca.
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Fuori dai giochi Insurgencia e Potere al Popolo, con chi si imbarcherebbe il sindaco? Il Pd, meno che mai, perché non lo vuole. Alternative? La corsa solitaria di deMa (e non con de Magistris presidente, va ribadito) con una manciata di civiche, porterebbe a magri risultati. Il movimento rappresenterebbe sulla carta, la quarta se non la quinta forza in lizza, rispetto a Pd, centrodestra, M5S e altre espressioni del centrosinistra.