di Giancarlo Tommasone
Tutto gli si può dire, a Luigi de Magistris, tranne che non trovi sempre il modo di spiazzare chi lo ascolta. E allora, il sindaco di Napoli, sembra aver ideato una rivoluzionaria soluzione per risolvere tre questioni con un’unica mossa: città più pulita; impiego di lavoratori extracomunitari; integrazione. Quanto costa la manovra del primo cittadino? Appena 5 euro.
La sensazionale
scoperta è stata annunciata
dal sindaco nel corso
di una intervista a Televomero
Dice Giggino: «La città deve essere più pulita, e per essere più pulita ci dobbiamo lavorare tutti. Io ho dato 5 euro a un ragazzo extracomunitario che l’altro giorno puliva in maniera egregia un marciapiede, e diserbava pure». Un servizio completo, dunque. Ma non solo, il sindaco elogia questo tipo di iniziative imprenditoriali. Infatti, sottolinea: «Ho detto: finalmente. Invece di pulire i vetri che la gente si è scocciata, perché il lavavetri stanca, si butta sulle macchine, fate questa operazione perché il napoletano è generoso e questa è una forma straordinaria di integrazione».
Vogliamo sperare che il sindaco sia informato circa il fatto che per svolgere una attività del genere, in una strada pubblica, c’è bisogno di un permesso, perché risulterebbe addirittura vietata, nonostante chi operi stia facendo pulizia. Anche se dietro la richiesta di un obolo. E poi un’altra cosa, e torniamo seri: la pulizia in città, sia essa pure di una minima porzione di marciapiede, deve essere assicurata dall’amministrazione comunale. Ma, lo scrivevamo prima, de Magistris ha sempre un modo per stupire.
La squadra messa in campo da deMa
per la fondazione di nuovi circoli territoriali
Come stupisce la squadra che ha messo in campo per conquistare l’Italia, a furia di fondazione di circoli territoriali arancioni (al momento 19 in tutta la Penisola, appena 7 fuori dalla Campania). Sabato scorso, di questo si è parlato durante la riunione del Coordinamento nazionale di deMa, e sono stati presentati i nuovi coordinatori interregionali «con il compito di favorire la costituzione di sedi territoriali e la formazione di strutture di coordinamento», spiega l segretario nazionale di deMa, e vicesindaco di Napoli, Enrico Panini.
Il caso / DeMa si ispira alla Casaleggio
e «censura» la consigliera capitolina
Ma chi sono gli attivisti scelti per la fondazione delle nuove agorà territoriali? Tale «Claudio Sanita, attivista No Tav/Terzo Valico, che curerà in modo particolare Piemonte e Liguria con un impegno sulle restanti regioni del Nord; Romolo Rea, già consigliere della Regione Lazio, che coordinerà gli interventi nelle Regioni del Centro; Michele Conia, sindaco di Cinquefrondi e portavoce del movimento “Il Sud che Sogna”, che coordinerà gli interventi nelle Regioni del Sud».
Sorvolando sul fatto che abbiano dimenticato di dire chi si occuperà delle isole, e sullo spessore politico di Sanita e Rea, che non è escluso sia importantissimo per la causa arancione, soffermiamoci su Conia, che non ce ne voglia, è amministratore di un centro di 6.500 anime.
Supponiamo che abbia poca dimestichezza
con realtà cittadine, e con una visione interregionale
In effetti, se de Magistris e i suoi sono al lavoro per il radicamento sul territorio fuori da Napoli e dalla provincia napoletana, dovrebbero provare a ripartire da qualche grande città, non con uno ma con diversi circoli. Però, come si dice, tutto può succedere. E per dare una mano ai nuovi coordinatori interregionali e supportarli nella missione, gli arancioni hanno pensato bene di affiancare a loro, quelle che Panini definisce «importanti realtà protagoniste di significative (battaglie) sui rispettivi territori».
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Abbiamo inserito, apposta, il termine «battaglie» tra due parentesi, andando a senso, poiché tra «significative» e «sui» Panini (o chi ha riportato la nota) ha dimenticato di inserire una parola. Intuiamo che comunque si volesse intendere «importanti protagoniste di significative battaglie».
Talent scout / Giggino scatenato, ecco un altro
grande acquisto della squadra arancione
Chi sono queste «combattenti» lanciate verso la fondazione di nuovi centri arancioni, e a sostegno dei coordinatori? Deborah Montalbano (consigliera deMa al Comune di Torino); Marika Cassimatis (coordinatrice dell’agorà deMa di Genova); Cristina Grancio (consigliera deMa al Comune di Roma). Dette attiviste, di cui Stylo24 si è ampiamente occupato, hanno in comune il fatto di provenire dal M5S e di non essersi finora distinte per una azione che ha lasciato particolari tracce, né ricordi.