Botta e risposta con la Città Metropolitana.
Sono fermi nei tre depositi di Pozzuoli, Arzano e Teverola i bus della Ctp. La situazione del servizio è sospesa da sabato e l’impressione è che la matassa sia molto complicata da sciogliere. Il tutto è legato al durc irregolare dell’azienda di trasporto per la mancanza di liquidità che non ha consentito di effettuare il pagamento dei contributi all’Inps. A fronte del quale la Città Metropolitana non può saldare le fatture dei corrispettivi chilometrici alla compagnia.
E nessun risultato utile ai lavoratori e agli utenti è venuto fuori dal Cda di Ctp tenutosi ieri. Con la documentazione che doveva giungere da Città Metropolitana, utile a Ctp per approvare il bilancio, che non è stata trasferita all’ente.
“L’ex Provincia può attivare secondo norma l’intervento sostitutivo retributivo”, dichiarano Pierino Ferraiuolo di Uil Trasporti, Eduardo Leongito di Uglfna e Gennaro Esposito di Filt Cgil. “E’ inconcepibile – proseguono – che, nonostante il servizio sia fermo, Città Metropolitana non provveda a trasferire le risorse necessarie per la continuità aziendale e il rilancio della Ctp, lasciando a piedi i cittadini di Napoli e Caserta”.
La risposta della Città Metropolitana nelle parole del direttore generale Giuseppe Cozzolino. “Le risorse per Ctp sono stanziate in bilancio già da due mesi. L’azienda per riceverle ci deve quantificare le perdite. Circa l’intervento sostitutivo retributivo è possibile se l’azienda ce lo chiede. La Ctp ci aveva detto che avrebbe richiesto la ricapitalizzazione, se hanno cambiato idea se ne assumano la responsabilità. Ai dipendenti chiedo di aspettare un po’.”