Il magistrato si era occupato, nel corso della sua carriera, sia dei clan della camorra, che della vicenda dei rifiuti in Campania.
Era stato trasferito in una clinica di Imola per la riabilitazione, dopo due mesi in cui le sue condizioni di salute, a causa dell’infezione da Covid-19, sono state molto preoccupanti. Ieri la tragica notizia: è morto Luigi Frunzio, procuratore aggiunto della Direzione distrettuale antimafia di Napoli. Il magistrato aveva indagato, nel corso della sua carriera, sui clan della camorra, ma anche sulla vicenda dei rifiuti in Campania. Proprio a lui era stato affidato il coordinamento delle indagini della Dda relative ai territori della provincia di Caserta.
Nel marzo scorso la nomina da parte del procuratore della Repubblica di Napoli, Giovanni Melillo, come suo vicario. E proprio lo stesso Melillo ha comunicato il decesso di Frunzio, che lascia la moglie Simona e due bambine.