Il collaboratore di giustizia Gennaro Carra spiega le strategie del clan di Fuorigrotta in favore di commercianti “amici”
La famiglia malavitosa dei Baratto a Fuorigrotta non si dedicava solo alle attività criminali di vecchio stampo. Di loro ha parlato il collaboratore di giustizia Gennaro Carra e le sue parole sono state riportate nell’ordinanza che a ottobre 2022 ha portato all’esecuzione di una misura cautelare nei confronti di 15 persone. «Le attività illecite dei Baratto cosiddetti “calacioni” – afferma Carra – sono costituite dall’usura e dalla gestione delle scommesse clandestine. Ho partecipato a riunioni presso un basso insieme a Baratto. Queste riunioni erano più che altro finalizzate a capire quali erano gli assetti criminali sul territorio».
«L’attività principale dei Baratto è l’usura. Non trattano la droga. Ultimamente – si legge ancora -, nel 2018, ho appreso che avevano iniziato ad organizzare una nuova attività illecita consistente nella costituzione di società “fantasma”, intestate a prestanomi, per l’emissione di fatture false in favore di commercianti allo scopo di evadere l’Iva». Gli incontri tra i Baratto e «i commercianti coinvolti nella evasione del’Iva avvengono» però in un bar a «Fuorigrotta sempre di mattina. Questo bar non mi risulta sia di proprietà dei Baratto».