Denuncia del sindacato Usip ai vertici di via Medina: «Situazione a rischio, sanificare subito locali e volanti. Si attivi anche l’Asl»
di Luigi Nicolosi
Alta tensione nella questura di Napoli, l’incubo Covid-19 torna a riaffacciarsi negli edifici della polizia di Stato. Dopo alcuni mesi di relativa tranquillità, alcuni casi sospetti sarebbero stati registrati negli ultimi giorni all’interno del sempre problematico Ufficio Immigrazione di via Galileo Ferraris. A denunciare la preoccupante circostanza è il sindacato Usip, che in una nota inviata ieri ai piani alti di via Medina chiede il tempestivo intervento del questore Alessandro Giuliano.
Leggendo il documento si apprende dunque che all’interno dell’Ufficio Immigrazione «sembrerebbero esserci alcuni operatori di polizia affetti da Sars Cov-2». L’Usip Napoli ritiene dunque che «siano loro i soggetti maggiormente a rischio, come gli operatori delle volanti, della Digos, della Squadra mobile e gli impiegati civili, esattamente come tutti gli uffici a contatto con la collettività». Stando a quanto riferito da fonti sindacali e al netto dell’uso del condizionale, i casi sospetti sarebbero in realtà già conclamati. Al momento non è però ancora chiaro quale sia il numero esatto di agenti affetti dal Coronavirus e in quali condizioni di salute si trovino adesso.
Al fine di scongiurare il ripetersi delle scene di paura e apprensione già vissute l’inverno scorso, l’Usip Napoli sollecita dunque un’immediata task force da parte degli organi preposti: «Riteniamo necessaria – si legge ancora nella nota inviata al questore – l’immediata chiusura e sanificazione di quest’ufficio, contestualmente la sanificazione delle eventuali auto di servizio usata e l’effettuazione dei relativi tamponi per tutti gli addetti ai lavori, poliziotti e civili del ministero dell’Interno». L’organizzazione sindacale, al fine di arginare già sul nascere il problema, tramite il segretario generale provinciale Roberto Massimo invoca infine «tracciabilità dei contatti stretti e provvedere, attraverso le Asl di competenza, a predisporre l’isolamento fiduciario dei casi accertati di Covid-19 e in attesa di tampone. Una misura di salute pubblica molto importante che, a nostro parere, deve essere effettuata per evitare l’insorgenza di ulteriori casi secondari dovuti a trasmissione del virus, nonché per evitare di sovraccaricare il sistema ospedaliero partenopeo».