L’esecutivo.
Assegnate le deleghe della nuova giunta del Comune di Napoli e ai 4 nuovi assessori nominati oggi dal sindaco Luigi de Magistris. A Eleonora De Majo vanno le deleghe a Cultura e Turismo; a Luigi Felaco le deleghe al Verde e ai Beni confiscati; Rosaria Galiero si occupera’ di Commercio e Attivita’ produttive; Francesca Menna di Pari opportunita’, Salute e Contrasto alla violenza di genere.
Il sindaco ha deciso di non trattenere per se’ nessuna delega. Enrico Panini viene confermato vicesindaco con deleghe a Bilancio e Trasporto Pubblico. Ciro Borriello e’ assessore allo Sport, Monica Buonanno conserva le deleghe al Lavoro e riceve anche quelle alle Politiche sociali e Welfare. Alessandra Clemente e’ assessore ai Giovani, al Patrimonio, alle Infrastrutture. Raffaele del Giudice conserva la delega all’Ambiente e quella ai Rifiuti. Infine, Annamaria Palmieri resta assessore all’Istruzione e Carmine Piscopo a Urbanistica e Beni comuni.
Con il nuovo rimpasto sale a 33 il numero degli assessori che hanno affiancato il sindaco negli ultimi otto anni. Entrando in Giunta, i consiglieri De Majo, Felaco e Galiero lasciano il posto in Consiglio a Elena De Gregorio e Sergio Colella di demA e a Chiara Guida, eletta con la Sinistra ma passata successivamente nel movimento fondato dal sindaco.
“Questa decisione e’ frutto solo della mia volonta’ e me ne assumo tutta la responsabilita’ nel bene e nel male”, chiarisce de Magistris, che si dice “onorato del lavoro svolto dalla vecchia Giunta”. Assicura che le scelte operate “consolidano e rafforzano quanto fatto finora” e “danno ossigeno all’amministrazione”, con l’obiettivo di “guardare ai giovani e al futuro e migliorare, affinche’ si vincano le prossime Comunali”. Il sindaco riconosce che, negli ultimi tempi, “si viveva un momento di stanca” e precisa che la scelta dell’ex Cinque Stelle Menna, vicina a Fico, non apre le porte a un’intesa politica. “E’ una scelta di persone e non di partito”, taglia corto. Con la nuova Giunta l’ex pm si prepara ad affrontare in Consiglio la mozione di sfiducia presentata nei suoi confronti dal centrodestra, che sara’ discussa il 22 novembre. “Sono certo che la maggioranza dara’ una prova forte – dice – e si rispettera’ il diritto di essere valutati a fine mandato. Capiremo se conta questo o se conta altro, altrimenti andremo a casa, ma mi auguro che la mozione sia rigettata”.
La sfiducia ha preso corpo dopo la diffusione da parte del quotidiano Repubblica nelle pagine locali di un audio che svelava un ‘patto’ tra cinque consiglieri di maggioranza per mandare a casa il sindaco prima delle Regionali del prossimo maggio se non ci fosse stato un rimpasto condiviso con loro. “Un’operazione infingarda”, la definisce de Magistris, che “ha turbato la citta’ e mi ha procurato amarezza. Ma piu’ cercano di logorarmi piu’ io mi carico”. Guardando proprio all’appuntamento con le Regionali, il primo cittadino lascia intendere che potrebbero esserci ulteriori avvicendamenti perche’, ribadisce, come demA “ci saremo certamente e qualche componente di questa Giunta potrebbe essere tra i candidati”.