Il senatore azzurro avrebbe rivelato il pentimento del figlio per l’accordo con Lanzotti per «Azzurri per Napoli»: è stato un errore
La notizia sta rimbalzando da qualche ora. Parrebbe giunto al capolinea, infatti, l’accordo elettorale (e politico) tra Stanislao Lanzotti, ex capogruppo di Forza Italia al consiglio comunale nella precedente consiliatura, approdato ormai da più di un anno sulle sponde del centrosinistra, e Armando Cesaro, ex capogruppo azzurro in consiglio regionale passato anche lui, alle ultime amministrative, alla corte dell’ex rettore – e sindaco – Gaetano Manfredi.
A fare mea culpa sarebbe stato addirittura l’altro Cesaro, il più defilato e silenzioso Luigi, in un colloquio con il coordinatore nazionale azzurro, Antonio Tajani, che si sarebbe svolto oggi.
«È stato un errore gigantesco, Armando si è fatto trascinare da Lanzotti in una guerra che non aveva senso. Partecipare all’esperimento di “Azzurri per Napoli” è stata una sciocchezza…», avrebbe detto il senatore di Sant’Antimo. «Ma è tutta colpa di Lanzotti. Ora i due, hanno rotto. Armando è pentito e vorrebbe tornare in Forza Italia». Partito da cui, proprio qualche settimana fa, Tajani aveva decretato l’esclusione avendo lo stesso Cesaro jr «appoggiato la coalizione avversaria» alle ultime amministrative.
Come inquadrare questo incontro romano? Come il tentativo di un padre in difficoltà di far perdonare il figlio che sembra essersi infilato in un vicolo cieco? Come una mossa astuta per rientrare nel giro a un anno dalle politiche? Chissà. Stylo24 ha tentato di ottenere qualche risposta proprio da Armando Cesaro che non ha voluto commentare l’indiscrezione. Confermando, però, che «Stani è amico mio».