Il pentito Salvatore Lo Russo: per me fu impossibile intervenire, la situazione era ormai fuori controllo
“Per quanto riguarda la faida di Scampia, fu Ciruzzo ‘o milionario che, tramite Vincenzo Menna, non so se questo sia il cognome ma così lo chiamano, mi chiese di fare il possibile per porre fine alla guerra”. A raccontare il retroscena è il boss pentito Salvatore Lo Russo in un verbale che risale al 12 ottobre 2010, ai primissimi tempi della sua collaborazione con la giustizia. Lo Russo spiega ai magistrati che, malgrado la richiesta di aiuto proveniente da Paolo Di Lauro, non poté far nulla. La proposta di pace del boss di via Cupa dell’Arco, rileva ancora Lo Russo, “era impossibile in quanto, ormai, quella situazione era completamente fuori controllo”. Il pentito ricorda che Menna “venne a casa mia ed io lo ospitai sul terrazzo di casa”. “La scelta del terrazzo non fu casuale, in quanto ciò avrebbe consentito alla polizia (di cui Lo Russo era informatore, ndR) di scattare le fotografie o comunque rilevare quanto accadeva, da Via Moiariello, posto dal quale è ben visibile casa mia”.