Dal 6 settembre partirà il nuovo corso della gestione di Umberto De Gregorio, e sui social già impazzano le polemiche.
Il rientro dalle vacanze potrebbe essere ancora più traumatico del solito: sulla tratta Napoli-Sorrento, sono previste cancellazioni e fermate saltate. Penalizzata particolarmente Torre del Greco, ed inevitabili disagi si registreranno anche ad Ercolano ed a San Giorgio a Cremano.
La ristrutturazione del piano di esercizio è dovuta alla necessità di adeguare le corse si è stabilito di fissare a 70 chilometri la velocità massima delle linee vesuviane. Il nuovo programma prevede una struttura oraria cadenzata a 24 minuti, con 284 corse al giorno dal lunedì al sabato e 194 corse la domenica ed i giorni festivi. Ovviamente, calcolate su tutte le linee del servizio. E, questo nuovo piano, prevede dei tagli: sulla tratta Napoli-Sorrento, i treni salteranno ben 9 fermate, fino ad oggi regolarmente servite. Su questa tratta, sono stati destinati 110 treni, solo 38 accelerati a fronte di 55 diretti, con 17 direttissimi. A San Giorgio Cavalli di Bronzo, Ercolano Miglio d’Oro, via del Monte, via dei Monaci, villa delle Ginestre, via Viuli, Castellammare Ferma, Pozzano e Scrajo fermeranno solo gli accelerati, circa un treno ogni ora.
Non è difficile immaginare quanto sarà difficile per gli studenti iscritti a Napoli o a Sorrento, o per un lavoratore pendolare, prendere il treno. A pagare un prezzo altissimo alla strategia dell’Eav, sarà proprio Torre del Greco: dopo la crociata di tre mesi per recuperare l’inattiva stazione di Sant’Antonio, la quarta città della Campania si vede sfilare ben due stazioni, e ridurre le corse di altre due. Già pronte le obiezioni del sindaco Palomba, e del delegato ai trasporti Gargiulo, che puntano a sottolineare la centralità delle stazioni.