La giovane ha raccontato agli agenti di essere stata prima adescata sul web da un 24enne e poi portata in un’area di sosta pubblica per essere costretta a subire abusi.
Il suo è un racconto dettagliato di una notte da incubo vissuta a Torre del Greco (Napoli) sfociata in una violenza sessuale. Consegnato sotto forma di denuncia agli agenti del commissariato di polizia, che ora indagano – coordinati dalla Procura di Torre Annunziata – su quanto esposto da una ragazza di 18 anni. Che aveva accettato – così come racconta oggi il quotidiano Metropolis – di incontrare un 24enne conosciuto sui social e ritrovatasi in auto con una persona senza scrupoli pronto ad abusare di lei.
Secondo il racconto della ragazza finito nella denuncia presentata alla polizia, la giovane aveva concordato di recarsi con la vettura del ventiquattrenne in via Litoranea, ma poi l’uomo avrebbe svoltato verso l’area di sosta pubblica della Santissima Trinità in via Circumvallazione e qui, privata del cellulare e costretta a subire abusi. Sempre la ragazza racconta agli inquirenti che avrebbe iniziato a piangere, riuscendo a convincere il ragazzo a fermarsi, per poi riprendere il viaggio fino alla rotonda del casello autostradale di Torre del Greco e qui fatta scendere. La ragazza racconta infine che il giorno dopo ha raccontato quanto accaduto ad una cugina, che si era accorta di alcune ferite presenti sul suo corpo, e convinta da quest’ultima a parlare con i genitori che l’hanno quindi accompagnata a sporgere denuncia alla polizia.
Gli agenti del commissariato di polizia di Torre del Greco (Napoli), guidati dal primo dirigente Antonietta Andria, hanno acquisito gli incartamenti prodotti dai sanitari dall’ospedale Maresca dove la ragazza di 18 anni che ha denunciato di avere subito una violenza sessuale da parte di un ventiquattrenne in un’area di sosta pubblica della città vesuviana si è recata accompagnata dai familiari e, da ciò che si apprende, trattenuta per una notte visto il suo stato di shock. Al presunto stupratore, che resta in stato di libertà, è stata sequestrata l’auto sulla quale secondo il racconto della diciottenne sarebbero avvenute le violenze, una Fiat 500. Inoltre al ventiquattrenne sono stati prelevati reperti salivari per poter essere utilizzati nelle indagini.