Un tentativo di intrusione nell’abitazione in provincia di Latina in cui risiede quando non è a Londra
In concomitanza con l’uscita della serie tv «Litvinienko, indagini sulla morte di un dissidente», su Sky Atlantic, ricostruzione della vicenda dell’avvelenamento radioattivo del colonnello Kgb che accusava Putin di crimini ed omicidi, un nuovo «giallo» coinvolge Mario Scaramella, l’esperto italiano di intelligence che aveva interrogato e poi allertato del pericolo l’ex spia russa e che scampò lui stesso a un avvelenamento da polonio.
Martedì scorso, infatti, Scaramella ha denunciato un tentativo di intrusione nella casa in provincia di Latina in cui risiede quando non è a Londra, dove vive stabilmente, e il furto della sua auto con a bordo «un contatore geiger, tessuti speciali anti radiazioni e documenti sensibili». La vettura, intatta, è stata poi recuperata dalla polizia, ma, se può non meravigliare che un esperto di intelligence e di sicurezza nucleare, peraltro già scampato a un avvelenamento radioattivo, giri con rilevatori geiger e costosi abiti anti radiazioni, l’episodio, in tempi di guerra Russia-Ucraina, è comunque inquietante.
«Certo per chi critica Putin non sono tempi tranquilli – commenta Scaramella all’Adnkronos – Sono già stato ricoverato per contaminazione da polonio e non credo che oggi mi lascerei prendere in contropiede da eventuali nemici… Ormai sono sedici anni che convivo con abitudini difensive un po’ speciali. In Italia sono stato scortato dalla Polizia di Stato quando era necessario e anche in questa occasione la risposta delle forze dell’ordine è stata straordinaria: è stato recuperata la vettura rubata e tutti i miei oggetti e documenti, posso solo ringraziare».
Quanto ai documenti, «riguardano il mio lavoro di professore, insegno contrasto al terrorismo all’università di Bergamo e SDA intelligence in Virginia, sono argomenti complessi e delicati. Le sfide si evolvono, la Russia ingaggia anche nel dominio spaziale e in modo irregolare, gli studi si concentrano oggi su terrorismo, cybersecurity, intelligenza artificiale, comunicazioni satellitari, vettori spaziali, questo è il terreno di confronto nella guerra attuale».
Scaramella poi boccia la fiction in uscita su Litvinenko: «Una inchiesta pubblica ha ricostruito la vicenda nel 2016 ma la serie tv ne racconta solo una piccola parte e ricostruisce la storia ad uso proprio: io allertai le autorità con cui collaboravo del rischio imminente per Litvinenko e per questo non sono mai stato indagato dopo l’avvelenamento, neanche per un istante, ITV e Sky invece raccontano di una polizia che si muove a tentoni e prima verifica il mio ruolo nell’omicidio e solo poi incrimina gli agenti russi per l’avvelenamento del secolo. Lo trovo oltraggioso e lontano dalla verità, hanno perso una occasione per fare cinematografia educativa e scientifica, hanno scelto la fiction».