Scoperti quattro lavoratori «in nero», tra cui un indiano irregolare sul territorio nazionale.
Un’operazione contro lo sfruttamento sul lavoro e il caporalato è stata effettuata dai carabinieri e dagli ispettori del lavoro nel Casertano. Nel mirino è finita un’azienda agricola ubicata sulla strada provinciale Carditello-Casaluce, dove sono stati scoperti quattro lavoratori in nero, tra cui un indiano irregolare sul territorio nazionale.
Per questo motivo l’attività è stata sospesa, e il datore di lavoro, un 37enne tunisino, è stato denunciato per sfruttamento del lavoro e per occupazione di lavoratori privi di permesso di soggiorno; all’imprenditore sono state comminate sanzioni per oltre 60mila euro a causa dei lavoratori in nero e per le violazioni riscontrate nell’ambito della sicurezza e della salute dei dipendenti; quest’ultimi, nonostante l’emergenza sanitaria dovuta al Coronavirus, non hanno sostenuto alcuna visita medica né avevano i necessari dispositivi di protezione individuale; il datore inoltre non avrebbe effettuato la valutazione dei rischi e redatto il previsto documento, né avrebbe informato i dipendenti circa i rischi per la salute.
Mancavano inoltre servizi igienici e presidi di pronto soccorso.