I rapporti tra le organizzazioni criminali di Casal di Principe e Giugliano ricostruiti da un pentito
Tra il clan Mallardo e quello dei Casalesi esistevano rapporti di stretta collaborazione. Rapporti cordiali che permettevano alle rispettive ditte edili di riferimento di lavorare tranquillamente anche in una zona non propria. Lo si apprende leggendo il verbale dell’interrogatorio del collaboratore Luigi D’Ambrosio contenuto nell’ordinanza che ad aprile scorso ha colpito l’organizzazione criminale di Terra di Lavoro. «Nel comune di Orta di Atella lavoravano numerose ditte di Giugliano in Campania che sapevo collegate al clan Mallardo, operante nel comune di Giugliano» racconta D’Ambrosio che aggiunge: «Ricordo che proprio in una circostanza Nicola Schiavone mi consegnò degli effetti cambiari di tipo tratte».
Tra i due clan esisteva una vera e propria cooperazione su questo settore. Nicola Schiavone «aveva dei rapporti di stretta collaborazione con il clan Mallardo» spiega il pentito. «Si sono svolte diverse riunioni sia presso la mia abitazione, sia presso una ditta edile di Casal di Principe, alle quali partecipavano Nicola Schiavone, Dante Apicella ed imprenditori di Giugliano legati al clan Mallardo ed in alcuni casi esponenti del clan Mallardo per parlare sempre di vicende relative alla realizzazione di immobili ovvero di estorsioni».
Per organizzare le riunioni, Nicola Schiavone convocava gli imprenditori giuglianesi tramite un suo uomo di fiducia. «Non ho mai partecipato materialmente alle riunioni – afferma D’Ambrosio – ma ho accompagnato Nicola Schiavone sul luogo dell’incontro, attendendo fuori. In ogni caso Nicola Schiavone mi raccontava quanto accadeva nel corso delle riunioni». Anche su Orta di Atella le imprese edili «di Nicola Schiavone e quelle facenti capo al clan Mallardo operavano in stretta sintonia».