“Ho sentito Mario urlare e ho provato a salvarlo”. Poteva morire anche lui, e si è salvato per caso e perché ha reagito alla violenza dell’altro magrebino. Il carabiniere che era di pattuglia insieme al vice brigadiere Mario Rega Cerciello, ucciso stanotte vicino piazza Cavour a Roma, ha raccontato così ai colleghi e ai superiori come sono andate le cose. Lo ha fatto a caldo immediatamente dopo l’aggressione. Questa la sua ricostruzione dei fatti. Tutto sarebbe iniziato “con un borseggio a piazza Mastai, la vittima viene derubata di borsello e cellulare, denuncia il furto ai carabinieri dopo aver chiamato il suo cellulare rubato dai due magrebini. Al telefono i ladri gli avevano dato appuntamento vicino a piazza Cavour per la restituzione in cambio di una somma di denaro”.
La procura di Roma indaga per omicidio
Intanto la procura di Roma ha aperto un’inchiesta sulla morte del vicebrigadiere Mario Rega Cerciello e sul ferimento lieve dell’altro carabiniere. Il procedimento, coordinato dal procuratore aggiunto Nunzia D’Elia, e’ stato assegnato al pm Maria Sabina Calabretta.