di Giancarlo Tommasone
Il gruppo navale Palumbo continua nella sua politica di espansione, anche verso i mercati esteri. Lo scorso mercoledì con un avviso alla Borsa di Zagabria, i vertici di Viktor Lenac, vale a dire il cantiere navale croato, hanno annunciato che nei giorni precedenti Palumbo Group aveva acquisito quote azionarie della società cantieristica.
Il gruppo navalmeccanico napoletano
è dunque arrivato ad ottenere il 14,04%
dei diritti di voto della suddetta società, assicurandosi la proprietà di 2.360.002
azioni della Viktor Lenac
Un ulteriore passo in avanti per l’azienda fondata nel 1967 dall’imprenditore Antonio Palumbo e gestita da quest’ultimo insieme ai figli Giuseppe e Raffaele. Un occhio ai mercati esteri, l’altro a quelli nazionali. Ad aprile scorso, infatti, è emerso l’interessamento del gruppo Palumbo per la gara di affidamento di 5 bacini (per un periodo di 25 anni). Il bando è stato pubblicato dall’Autorità portuale di Genova. L’uso previsto dal bando è quello esclusivo ma bisognerà garantire la possibilità di un utilizzo pubblico. Il contratto ha un valore di 187 milioni di euro. Per il rinnovo dei bacini sono invece previsti investimenti stimati intorno ai 32 milioni (di cui 11 a carico dei privati). Tra i «doveri» dei vincitori della gara, l’assorbimento di una trentina di dipendenti di Ente Bacini. La gara per la privatizzazione troverà conclusione il prossimo lunedì.

Rotta verso la Liguria: oltre a Mondomarine di Savona,
il pruppo Palumbo punta alla gestione di 5 bacini a Genova
In Liguria, il gruppo navalmeccanico partenopeo era già arrivato. A dicembre del 2017, infatti, la società è entrata nella gestione di Mondomarine, storica struttura di Savona. Parlando invece dell’espansione all’estero, non bisogna dimenticare che lo scorso febbraio, il gruppo ha aperto una filiale a Costanza, in Romania sulle rive del Mar Nero. Il progetto in questione «si affianca all’esistente network cantieristico e si completa presso il cantiere di Tenerife di un bacino galleggiante idoneo ad affrontare importanti lavori nel settore delle piattaforme petrolifere», come fu sottolineato dall’azienda tramite un comunicato. Un investimento (da 20 milioni) anche a Napoli, dove a febbraio del 2018, ci si attiva per un bacino galleggiante di carenaggio.

Grimaldi battezza una nave da 200 metri di lunghezza ad Halifax
Nel frattempo si muove anche il gruppo guidato da Manuele Grimaldi. L’azienda armatoriale partenopea il 16 maggio scorso ha tenuto a battesimo ad Halifax (capitale della provincia della Nuova Scozia, in Canada), la nave Grande Halifax. Verrà impiegata con le altre 4 car track carrier (vale a dire unità porta auto, quindi di trasporto) tra il Mediterraneo e il Nord America. La Grande Halifax batte bandiera italiana ed è stata costruita nel cantiere cinese di Jinling. L’imbarcazione ha una lunghezza di 200 metri (199,90 per essere precisi), una larghezza di 32,26 metri e ha stazza lorda di 63mila tonnellate.