Palazzo San Giacomo ha annullato l’avviso per illegittimità
È passato più di un anno dalle dimissioni di Eleonora De Majo da assessore alla Cultura del Comune di Napoli ma ancora si sente «l’eco delle sue gesta» a Palazzo San Giacomo, messe in campo per omaggiare Diego Armando Maradona. Il Comune di Napoli, sotto la guida di de Magistris, a novembre 2020 decise di pubblicare un avviso per la ricerca «di proposte per la realizzazione di un’opera artistica in memoria di Diego Armando Maradona» a firma degli assessori dell’epoca De Majo, appunto, e Ciro Borriello (sport) oggi capogruppo defenestrato dei Cinquestelle in consiglio comunale. Quell’opera però fu bloccata per presunte pressioni ricevute sulla giunta arancione da parte di un ultras per essere inserito tra i componenti della Commissione.
Adesso il Comune di Napoli ha deciso di metterci una pietra tombale e ha annullato l’avviso pubblico a cui avevano chiesto di partecipare 31 artisti. Perché? Perché quell’atto era del tutto illegittimo.
La disposizione dirigenziale
Lo spiega lo stesso Palazzo San Giacomo con la disposizione dirigenziale del 17/2/2022 in cui ha sottolineato che «da una verifica degli atti emergeva che l’avviso originario è stato firmato solo dalle autorità di indirizzo politico, senza la sottoscrizione del Dirigente preposto, ragion per cui sorgevano dubbi in merito alla sua legittimità».
Per fugare ogni dubbio lo scorso 7 dicembre l’Assessorato allo Sport, attualmente retto da Emanuela Ferrante, ha chiesto un parere anche all’Avvocatura comunale che ha sentenziato: «sono da ritenere illegittimi gli atti di gestione amministrativa sottoscritti dagli organi di indirizzo politico». In pratica Eleonora De Majo e Ciro Borriello (che oggi fa parte della maggioranza di Manfredi in quota 5stelle) hanno forzato la mano e non hanno rispettato tutti i passaggi burocratici che la legge prevede. Inoltre, c’è da sottolineare, per la realizzazione di quell’opera fu deciso di procedere a una raccolta fondi popolare (o un crowdfounding come si usa dire ora) che ha raccolto la «bellezza» di 752,94 euro: «cifra insufficiente a finanziare le attività previste». Lo spiega la disposizione di Palazzo San Giacomo.