L’assessora in campo da 289 giorni, notevole il dispiegamento di risorse finanziarie. Appello alla trasparenza: renda pubblici i suoi conti e chi la finanzia
di Mauro Della Corte
Una lunga campagna elettorale quella dell’assessore al Comune di Napoli Alessandra Clemente. Una corsa iniziata molto prima dei suoi «rivali» politici Manfredi, Maresca e Bassolino. La candidatura della sua delfina, Luigi de Magistris l’ha addirittura annunciata il 12 ottobre del 2020. Oggi, 28 luglio 2021, il Governo centrale di Roma non ha ancora fissato la data per le prossime elezioni amministrative napoletane. Eppure l’assessore ai Giovani del Comune di Napoli è già proiettata verso la scadenza elettorale da ben 289 giorni. E molto probabilmente si raggiungerà l’anno esatto, o almeno ci si andrà molto vicino. Una campagna elettorale però che è stata e si annuncia molto dispendiosa, ben più costosa rispetto a quella degli avversari.
Nessuno, fino a questo momento, ha investito risorse economiche quanto la Clemente. Nemmeno Manfredi che può contare su apparati «ricchi» come il Partito democratico e il Movimento 5 Stelle. Nemmeno Maresca che può contare su di una forte coalizione civica con l’appoggio di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia e nemmeno il grande ex Antonio Bassolino che sembra puntare più sull’esperienza che su costosi eventi. La Clemente invece, senza ancora rendere pubblico con quali liste correrà, senza sapere se queste liste riusciranno a presentare le candidature alle municipalità, sta spingendo a fondo il pedale del gas.
L’incarico in Giunta nonostante gli inviti a dimettersi
E allora giù con manifesti 6×3 e 70×100 disseminati ovunque in città, comparsate radiofoniche e televisive. La candidatura della «pupilla» di de Magistris non è più un mistero da tempo eppure, a differenza di quanto prevede il bon ton della politica, continua a mantenere la sua carica istituzionale nonostante da più parti sia giunto l’invito a dimettersi. Inviti che la nipote del senatore Ruotolo ha declinato: «Mi dimetterò quando presenteremo le liste elettorali».
E nel frattempo che si fa? Si inaugurano faraonici comitati elettorali in via Nazario Sauro, in pieno lungomare, alle spalle di Palazzo Santa Lucia. In un locale di ampia metratura che secondo i ben informati costerebbe decine di migliaia di euro al mese di fitto. E allora viene spontaneo domandarsi, visto che l’assessore ha sempre fatto della correttezza e della trasparenza politica la sua battaglia politica, anche per seguire le orme di Luigi de Magistris, chi sta finanziando questa faraonica campagna per conquistare Palazzo San Giacomo? Nessuno mette in dubbio la provenienza di questi soldi né la buona fede dell’assessora. Alessandra Clemente può contare sull’aiuto di tantissimi simpatizzanti e sostenitori ma sarebbe giusto che l’assessore al Comune di Napoli rendesse pubblici i cosiddetti «conti della serva».