Il Nordest nel mirino delle cosche
Chiusa l’udienza preliminare, sarà un vero e proprio maxiprocesso quello che si svolgerà presso il Tribunale di Venezia e, per coloro che andranno a dibattimento, vedrà aperte le udienze il prossimo 11 giugno. Settantuno in totale, gli imputati alla sbarra per il procedimento imbastito per le infiltrazioni della camorra casalese in Veneto. A febbraio del 2019 un blitz fu messo a segno nella città di Eraclea, finì in manette anche il sindaco di centrodestra, Mirco Mestre (accusato di scambio elettorale politico-mafioso per la tornata del 2016). A capo dell’organizzazione criminale che secondo le risultanze delle indagini avrebbe infiltrato profondamente il tessuto economico, politico e sociale di Eraclea, il boss Luciano Donadio, natali a Casal di Principe e rapporti mai interrotti con la camorra di Terra di Lavoro, scrivono i magistrati nell’ordinanza di custodia cautelare (furono eseguite 61 misure). In totale il processo vedrà alla sbarra 71 imputati, 45 saranno giudicati secondo il rito ordinario, 25 hanno chiesto e ottenuto il rito abbreviato (il procedimento, in questo caso si aprirà a fine febbraio). L’ex sindaco Mestre, invece, aveva scelto il rito immediato.