Nel maggio 2018 le Fiamme Gialle avevano eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 11 persone responsabili dei reati di estorsione e illecita concorrenza con minaccia
La Guardia di Finanza di Marcianise ha confiscato beni per un valore di circa 300 mila euro riconducibili a due presunti prestanome della famiglia Marciano di Maddaloni, nel casertano, imprenditori affiliati al “clan Belforte – fazione di Maddaloni“, operanti nel settore della gestione di slot machine. Il provvedimento, disposto dal Tribunale di Napoli, fa seguito al sequestro gia’ operato a maggio 2018, quando le Fiamme Gialle avevano eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 11 persone responsabili, a vario titolo, dei reati di estorsione, trasferimento fraudolento di beni e illecita concorrenza con minaccia o violenza, tutti aggravati dall’utilizzo del “metodo mafioso”. Nel corso delle indagini, era infatti emerso che la famiglia Marciano, gia’ colpita da una misura di prevenzione, sarebbe riuscita a imporre nuovamente agli esercizi pubblici di Maddaloni e dei Comuni limitrofi l’installazione delle slot machine attraverso due ditte individuali intestate a prestanome.
Nell’occasione vennero materialmente rimosse da una ventina di esercizi pubblici 127 slot costituenti il patrimonio aziendale delle ditte in questione, cosi’ come un’auto di grossa cilindrata acquistata con i proventi delle attivita’ criminose eseguite dal clan. Ora, all’esito del rito abbreviato richiesto da 4 imputati, il gip di Napoli ne ha riconosciuti colpevoli 3 di loro per alcuni dei reati loro ascritti, condannandoli alla pena della reclusione da 2 a 4 anni e disponendo nel contempo la confisca delle due ditte individuali e dell’auto gia’ cautelate, che vengono cosi’ sottratte definitivamente all’organizzazione criminale.