Il pentito Vincenzo Iuorio, ex narcos del Parco Verde di Caivano, è un fiume in piena e svela i rapporti tra ras e cantanti: «Dava una percentuale a Genny Sautto su quanto incassato per le feste. Il sistema di Pasquale Cristiano era uguale»
di Luigi Nicolosi
Sembra essere un connubio sempre più inscindibile, quello tra malavita e musica neomelodica. Come attestato da ormai numerose inchieste giudiziarie, sono numerosi i gruppi di camorra che, per i motivi più disparati e non tutti propriamente legali, hanno affidato ai popolari cantanti la propria immagine pubblica. L’ultima indagine che ha portato alla disarticolazione del clan della 167 di Arzano, ramificazione del potente cartello Amato-Pagano, ha fatto emergere i rapporti tra il ras Pasquale Cristiano e il neomelodico Pino Franzese, ma quest’ultimo non sarebbe il solo ad aver intrecciato rapporti sospetti. A sostenerlo è il neo pentito Vincenzo Iuorio, ex narcos del clan Sautto di Caivano, che in un recentissimo interrogatorio ha tirato in ballo un altro artista molto noto della scena napoletana: «Noi avevamo Gianni Fiorellino e ad esempio dava una percentuale a Genny Sautto su quanto incassato per le feste».
Dichiarazioni scottanti quelle rese dal collaboratore di giustizia Iuorio nel corso dell’interrogatorio al quale è stato sottoposto l’11 novembre 2020. Il pentito, rispondendo agli interrogativi degli inquirenti della Dda di Napoli, fornisce una lunga serie di informazioni in merito all’intreccio che da tempo vede protagonisti i ras di manalapoli e i cantanti neomelodici. Con la consueta premessa che tutti i soggetti citati vanno ritenuti innocenti fino a prova contraria – Franzese e Fiorellino non risultano tra l’altro indagati in questo procedimento – ecco quanto messo a verbale da Vincenzo Iuorio a proposito del riconoscimento di Gennaro D’Errico, fratello di Carmine Antonio D’Errico, il manager di Pino Franzese: «Si chiama Genny, ha un negozio di abbigliamento a Frattamaggiore. Da lì è stato cacciato perché aveva problemi con i Pezzella e si è trasferito a Secondigliano dove so che ha aperto un altro negozio da dove viene la moglie Flora. Tramite questa ragazza ci ha fatto conoscere un trafficante di droga, Ivan Busiello».
A questo punto il racconto dell’ex narcos del Parco Verde entra nel vivo: «Lui e il fratello, che chiamano “Shekkè”, sono gli agenti del cantante neomelodico Pino Franzese, del quale Pasquale Cristiano ha fatto il produttore, nel senso che Pasquale ha messo i soldi per produrre il cd e fare le feste di matrimonio e di battesimo, e lui corrisponde una percentuale a Pasquale. Lui ha girato anche il video di una canzone sulla barca di Genny Sautto». Pino Franzese, stando a quanto riferito da Iuorio, non sarebbe però l’unico cantante ad avere legami personali-professionali a rischio: «Anche noi – ha spiegato il pentito – avevamo Gianni Fiorellino e ad esempio dava una percentuale a Genny Sautto su quanto incassato per le feste. Il sistema tra Pasquale Cristiano e Pino Franzese era uguale, ma non so quale percentuale gli corrispondesse. Proprio Pasquale mi disse che Pino Franzese era il suo, poi ne parlavamo noi del clan».
L’ex narcos Iuorio si addentra poi nei dettagli dell’affare riferendo ai pm un altro episodio piuttosto singolare: «So ad esempio di un episodio riguardante Giorgio Mascitelli, il figlio di Bruno “’o canotto”, che aveva offerto 50mila euro a Pasquale per prendersi Pino Franzese, ma Pasquale aveva rifiutato. Di questo episodio mi hanno riferito proprio Genny D’Errico e lo stesso Pino Franzese. Non so se questo Genny dopo il mio arresto, il 12 novembre 2019, si sia messo a fare la malavita, neppure Cozzolino da fuori me lo ha comunicato, ma fino a quel momento faceva queste attività». Quanto a “Shekkè”: «È il fratello di Genny, Gennaro D’Errico, fa le stesse cose del fratello. Anche lui era sempre nel negozio e seguiva Pino Franzese».