L’operazione dei Carabinieri.
Catturato dai carabinieri l’ultimo latitante del clan camorristico Sparandeo: era nascosto in un casolare in disuso nel Beneventano, in territorio di Apice, casolare difficilmente raggiungibile e ubicato in contrada San Martino a circa 8 km dal centro abitato di Apice. Si tratta di Stanislao Sparandeo, 40 anni, di Benevento, pluripregiudicato e ritenuto elemento di spicco del gruppo. La cattura e’ avvenuta oggi pomeriggio a conclusione di attivita’ info-investigativa da parte dei militari del Nucleo investigativo del Comando provinciale dell’Arma di Benevento, con quelli della Stazione di Apice supportati da una unita’ del Nucleo Elicotteri di Pontecagnano (Salerno).
A carico del latitante pendeva un ordine di carcerazione, emesso nel febbraio scorso dalla procura generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Napoli a seguito del rigetto da parte della Cassazione del ricorso proposto dall’interessato in relazione alla sentenza di condanna della Corte d’Appello di Napoli del 2017 (a sua volta in riforma della sentenza del Gip presso il Tribunale di Napoli), per il procedimento penale relativo alla nota operazione dei carabinieri “Tabula rasa”, del marzo 2014, nei confronti del gruppo criminale facente capo alla famiglia Sparandeo.
Stanislao Sparandeo, al pari degli altri due esponenti della stessa famiglia, Arturo e Corrado, gia’ latitanti e catturati rispettivamente il 10 maggio e 5 agosto scorsi, avendo avuto sentore delle decisioni della Suprema Corte, si era pero’ reso irreperibile. Ora dovra’ scontare la pena di 9 anni e 10 mesi di reclusione per i reati di associazione a delinquere finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti. Dopo le formalita’ di rito, il 40enne e’ stato trasferito nella Casa Circondariale di Benevento.