Francesco Emilio Borrelli, consigliere Regionale di Europa Verde, a Stylo24: se Regione e Comune dovessero dare parere positivo per la sua ricandidatura, se ne assumerebbero tutte le responsabilità.
“Uno dei peggiori presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale”. E’ così che Francesco Emilio Borrelli, consigliere Regionale di Europa Verde, definisce, senza troppi giri di parole, Pietro Spirito. Che nelle scorse settimane ha presentato la sua ricandidatura per provare a tenersi stretta la poltrona principale dell’Adsp, a fronte di una attività nel corso della quale, però, sottolinea il consigliere, “l’atto principale che ricordiamo è stato quello di essersi aumentato lo stipendio da 170mila a 230mila euro”.
Consigliere Borrelli, che voto darebbe al presidente dell’Autorità Portuale Pietro Spirito?
“Se dovessi dargli un voto sarebbe senza dubbio 3. Se fosse un giudizio, direi pessimo. L’atto principale che ricordiamo del suo agire è stato quello di essersi aumentato lo stipendio da 170mila a 230mila euro. Ma, al di là di ciò, non ho contezza di risultati concreti che abbia portato. Il nuovo Beverello è ancora fermo, il molo della Colonna Spezzata non è stato riqualificato. Solo per citare due esempi. Inoltre ha avuto fin dall’inizio un pessimo rapporto con il territorio a tutti i livelli ed è stato sempre poco interattivo con le istituzioni locali. Un soggetto nominato dalla politica, di cui prima ce ne liberiamo, meglio è”.
Cosa ne pensa della sua ricandidatura per un secondo mandato?
“Spirito può fare qualsiasi cosa, ma parliamo di uno dei peggiori presidenti di sempre, scelto tramite un sistema politico che non condividiamo ed è per questo che ci opponiamo alla sua riconferma. Se la Regione e il Comune dovessero dare parere positivo per la sua ricandidatura, se ne assumerebbero tutte le responsabilità. La prima volta, nonostante alcune opinioni negative che lo accompagnavano, si poteva avere la giustificazione di non averlo visto all’opera, ma adesso i risultati sono sotto gli occhi di tutti”.
Cosa blocca lo sviluppo del porto di Napoli?
“Il porto ha smesso di essere operativo da quando alla sua presidenza sono stati messi burocrati poco operativi o, come nel caso di Spirito, persino dannosi. Queste nomine dovrebbero essere tecniche. Servono persone capaci di portare risultati, e non certo disastri, prima di proporre la loro ricandidatura”.
Quale pensa sarebbe il nome giusto per rilanciare il porto di Napoli
“Non essendo un tecnico preferisco non fare nomi, ma se dovessi identificare una persona, come stile, modus operandi, conoscenza, auspico una figura come Francesco Nerli. L’ultimo vero presidente dell’Autorità Portuale. Dopo di lui, solo disastri”.