Una trattativa complessa.
“La vertenza e’ aperta, aspettiamo fino al 30 gennaio, data fino a cui riteniamo congruo aspettare visto l’impegno assunto dal presidente della Regione di risolvere definitivamente il problema” Le parole di Simmaco Perillo, presidente del consorzio Nco, al termine di un incontro con il governatore della Campania Vincenzo De Luca, sembrano mettere la parola fine, almeno per il momento, alla paventata chiusura della Nuova Cucina Organizzata. Stasera infatti, nel ristorante sociale del circuito Nco, con sede a Casal di Principe (Caserta), doveva tenersi la cena di chiusura del locale a causa di un meccanismo di erogazione dei budget di salute che non consente alla Nuova Cooperazione Organizzata di proseguire tutte le proprie attivita’.
“Quella di stasera non sara’ l’ultima cena della Nuova Cucina Organizzata. Dall’incontro di oggi – spiega la Cgil Campania che ha partecipato, con una una propria delegazione, alla riunione con De Luca – e’ emersa la volonta’ di rispondere in tempi certi ai bisogni economici derivanti dai budget di salute, chiamando alle proprie responsabilita’ Comuni e Consorzi rispetto ai mancati pagamenti nei confronti delle cooperative sociali”.
“La trattativa resta complessa – evidenzia il sindacato – per la valutazione di quelle cooperative che agiscono nel settore socio sanitario con effetti verificati e verificabili. La Regione Campania non vuole aprire un percorso che potrebbe agevolare chi vuole lucrare in questo settore per ottenere finanziamenti pubblici, riconoscendo l’efficienza e l’efficacia dell’attivita’ svolta di Nco, per la quale si e’ dichiarata disponibile a consentire la continuita’ operativa con l’anticipo dei fondi necessari alla prosecuzione delle attivita’. Inoltre, partire dal prossimo 16 gennaio si avviera’ un tavolo tecnico che avra’ il compito di rendere strutturali, con una specifica normativa, i pagamenti alle cooperative che operano in ambito socio sanitario come avviene con quelle sanitarie. La Cgil Campania e’ fiduciosa che questo percorso possa portare ad un nuovo modello nella gestione dei beni confiscati e continuera’ a seguire da vicino la vertenza fino alla sua completa risoluzione“.