Lunedì l’approvazione del bilancio con utile lordo di oltre 2 milioni e +66%
Un utile lordo di 2 milioni e 130mila euro con un incremento del 66% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, un utile netto pari a 1 milione 710mila euro con un incremento del 60%, e una crescita dei prestiti del 15% che in ogni caso vede maturare sofferenze nette compresse allo 0.16% (percentuale tra le più basse d’Italia), a conferma di un’attenta selezione del credito assieme ad una prudente politica degli accantonamenti (sofferenze 90% e crediti deteriorati 73%).
Sono i dati del bilancio al 30 giugno di Bcc di Napoli che il Cda della banca approverà nella seduta di lunedì e di cui sono state fornite delle anticipazioni. «Bcc di Napoli – si spiega in una nota – grazie al suo modello e le sue innovazioni chiude il primo semestre 2022 straordinario dimostrando che Napoli può essere città per certi versi complicata ma anche una risorsa ed un’opportunità per chi la conosce e ne sa trarre gli aspetti positivi. Importante la crescita della raccolta (depositi) pari all’8% grazie all’incremento del numero dei clienti pari al 7% e dei soci, quasi 4700. Cresce ulteriomente del 6% il patrimonio netto mentre tutti positivi sono i parametri di efficienza con un Cost Income del 52% e Mol del 10%».
Amedeo Manzo: «Essere vicini alla nostra comunità nei momenti difficili»
«Tutti fattori – sottolinea il Presidente della Banca di Credito Cooperativo di Napoli Amedeo Manzo – dunque in grande crescita in un periodo in cui dobbiamo affrontare contemporaneamente le grandi crisi dovute alla guerra, agli effetti della pandemia, all’impennata dell’inflazione e all’aumento vertiginoso dei prezzi dell’energia. Il tutto in una città che dall’esterno molti definiscono difficile».
«E invece i dati vanno esattamente nella direzione opposta, disintegrando i luoghi comuni, indicando negli imprenditori e nei clienti della banca caratteristiche di grande affidabilità e notevoli capacità di investimento. Dati che la nostra banca ha saputo valorizzare attraverso il nostro modello del rating umano e grazie alla profonda conoscenza del territorio. Ciò ha consentito di poter essere vicini alla nostra comunità nei momenti difficili ma di avere al contempo una grande risposta dai napoletani che hanno riconosciuto nella nostra banca una concreta vicinanza alla città. Una fiducia che ci impegna a investire ancor più nel prossimo futuro con nuove filiali e tante iniziative a favore dell’ area metropolitana di Napoli».
«La nostra semestrale – prosegue – è, dunque, l’espressione delle nostre filosofie e delle nostre scelte. Una banca giovane, moderna, agile, a disposizione della gente, con solide radici territoriali e con la forza di un grande Gruppo Bancario (Iccrea) alle spalle per sostenere fortemente, con tutti i servizi bancari, dai tradizionali agli innovativi, le famiglie, gli artigiani, i commercianti, le piccole industrie, le startup innovative e non, ma soprattutto i giovani. La banca è protesa a sviluppare azioni per consentire loro di vedere a Napoli il proprio futuro, la propria famiglia, il proprio successo. Stiamo dimostrando che efficienza ed umanità possono essere frutto della stessa pianta grazie all’innovativo modello del “rating umano” che tanti profetizzano ma che poi difficilmente applicano».
Bcc, una banca giovane
«Il prevalere del rapporto umano sulla logica algoritmica di valutazione delle imprese, forte del dialogo e della centralità dell’uomo si è dimostrato fattore vincente oltre che innovativo. Tanti sono i settori che stiamo sostenendo, penso all’industria aerospaziale, all’internazionalizzazione delle imprese, al mercato del food, ai servizi turistici essenziali nella nostra città per accogliere il flusso di milioni di turisti. Senza trascurare le tantissime start up finanziate, le famiglie che hanno potuto coronare il sogno della casa. Credo che questi straordinari risultati, ottenuti con una banca giovane e che non ha potuto contare sul radicamento centenario frutto spesso del sacrificio di precedenti generazioni, sia qualcosa di cui andare fieri».
«Fare banca a Napoli non è la stessa cosa di farlo altrove, perché le difficoltà sono maggiori così come le soddisfazioni.Ciò grazie ad una squadra giovane e ben diretta, vocata ad una prestazione sicuramente tesa sia al miglioramento delle condizioni della propria comunità, attraverso un profitto misurato, applicando una sana e prudente gestione ma anche interpretando le esigenze del territorio al cui servizio opera».