Per il dopo-Auricchio, il sindaco ha indicato i nuovi capo di Gabinetto e direttore generale dimenticando che ci sono delle rigide procedure da seguire
Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, sulla questione delle dimissioni di Attilio Auricchio, si è tradito già all’atto di licenziare il comunicato stampa redatto per rendere nota la circostanza. Nello stesso comunicato, infatti, oltre a essere riportati i motivi che avrebbero spinto Auricchio a lasciare gli incarichi, sono inseriti anche i nomi dei sostituti del tenente colonnello dei carabinieri. Il primo cittadino – si legge nella nota – «ha affidato al segretario generale, Patrizia Magnoni, l’interim da direttore generale, mentre ha avviato le procedure per nominare Ernesto Pollice, dello staff del vicesindaco Panini, nuovo capo di Gabinetto».
Succedeva più di otto mesi fa / Giggino
assume la moglie del capostaff dell’assessore
Giggino compie una procedura assolutamente irrituale, poiché il capo di Gabinetto e il direttore generale di una pubblica amministrazione, tanto più, grande e complessa come il Comune di Napoli, devono essere individuati attraverso un bando.
Le indicazioni effettuate
senza la pubblicazione di alcun bando
In effetti, il sindaco può scegliere chi vuole, ma lo deve fare attenendosi alle regole, che vogliono appunto la pubblicazione di un avviso pubblico. A questo punto, viene da pensare che i due soggetti (Magnoni e Pollice) indicati dalla fascia tricolore, in realtà siano già stati avvisati della «promozione», con l’argo anticipo. Il che inoltre, porta a considerare che de Magistris avesse in animo di tenere Auricchio sempre più ai margini, fino a costringerlo alle corde, e a gettare la spugna.
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San Giacomo che ha spodestato Auricchio
Si conclude come tutto ciò cozzi in maniera assai evidente, con lo storytelling diffuso dalla «Pravda» di Palazzo San Giacomo; racconto attraverso il quale si evince che le dimissioni di Auricchio siano state dettate da improcrastinabili motivi familiari. La questione è invece di compatibilità politica, che a questo punto diventa di incompatibilità, e che affonda le radici, come scritto in anteprima da Stylo24, con mesi e mesi di anticipo sulla stampa cittadina, nel ruolo sempre più ingombrante assunto dalla capo-staff Federica Capuano e dal di lei marito, Alberto Corona.