di Giancarlo Tommasone
Controlli antidroga per i dipendenti di Asìa da svolgersi presso l’Asl Napoli 1. La convenzione è stata firmata, nei giorni scorsi, tra l’amministratore unico della società di igiene urbana (partecipata del Comune), Francesco Iacotucci e Ciro Verdoliva, commissario dell’Asl Na1.
Il protocollo sottoscritto prevede una serie di indagini da effettuare su richiesta del medico aziendale di Asìa, nel momento in cui si presentino casi di dipendenti, sospettati di consumare droga. I controlli sono fondamentali, poiché può succedere che chi faccia uso di stupefacenti si metta alla guida di un auto-compattatore e rappresenti, dunque, un pericolo per se stesso, per i colleghi e per i cittadini.
A dicembre del 2017, proprio il nostro giornale
aveva fatto presente all’amministratore Iacotucci,
la necessità di maggiori controlli
Un’inchiesta di Stylo24, infatti, aveva rilevato come in alcune intercettazioni (ambientali e telefoniche), allegate a una ordinanza eseguita contro il clan Lo Russo, emergesse la circostanza di un soggetto che acquistava cocaina, mentre era al lavoro, impegnato proprio nella guida di un compattatore Asìa.
Le intercettazioni sono relative al primo gennaio e al 6 marzo del 2016. «Oh! Ma chi è?», fa lo spacciatore. «Il compagno tuo! E’ che ho cambiato numero, sono… sto vicino al tabaccaio qua, ehi! Ti voglio dare gli auguri, sono con il camion della spazzatura, ehi!», risponde l’operatore ecologico. «Amore mio, sono davanti al bar, ehi! Vieni qua! Sono fuori al bar», dice il pusher. «No… sono con i compagni miei, come faccio?», chiede ancora il cliente. «E non ti muovere, sto venendo», taglia corto il venditore. Dopo aver effettuato lo scambio, il pusher risale a bordo della sua auto e rivolgendosi al suo complice, afferma: «Questo fa il monnezzaro, alla fine ha preso il pezzo da 50». Il problema del cliente appare essere sempre lo stesso, la mole del camion che guida non gli permette di raggiungere il pusher. «Sto a Piscinola, lo sai dove stanno quei campi di pallone? Ho il camion grosso che se no venivo… non posso… non mi posso muovere», afferma l’uomo, intercettato, il sei marzo del 2016.
La risposta
dell’amministratore unico
di Asìa, Francesco Iacotucci,
a Stylo24
Attraverso il servizio pubblicato dal nostro giornale, venne a conoscenza della vicenda, anche l’amministratore unico di Asìa, Iacotucci: «Non appena appresa la notizia abbiamo avviato l’iter per rintracciare l’operatore di cui si parla nell’ordinanza, così da effettuare delle analisi, il cui esito ci dirà che strada intraprendere nei suoi confronti. La prerogativa di Asìa è la tutela della collettività, della nostra azienda e dei nostri dipendenti», dichiarò l’amministratore dell’azienda di igiene urbana, a Stylo24.